Partiranno finalmente quanto prima i lavori per il recupero della chiesetta di Santa Maria della Pietà. Ne dà notizia l’ex sindaco di Squillace Guido Rhodio, la cui amministrazione aveva presentato il progetto e la richiesta di finanziamento. I lavori saranno gestiti dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici e saranno eseguiti entro quest’anno.
Rhodio, inoltre, sostiene che gli è stato assicurato anche il finanziamento del restauro del santuario della Madonna del Ponte, i cui lavori saranno curati direttamente dalla Soprintendenza e saranno avviati nel prossimo anno.
Viene svolto finalmente un intervento prezioso e urgente per il consolidamento e il restauro di altri due monumenti significativi del patrimonio religioso della città di Squillace.
Pratiche impostate a suo tempo dal Comune di Squillace, grazie all’impegno dell’ex assessore alla Cultura Berenice Brutto. Rhodio ha ringraziato vivamente anche il Soprintendente dell’epoca Luciano Garella e il ministro Dario Franceschini, per aver riconosciuto l’importanza e la necessità di tali interventi, oltre all’attuale sindaco Pasquale Muccari e alla sua amministrazione, per avere condiviso e sostenuto in questi anni le iniziative progettuali di tutela e valorizzazione del notevole ed eccezionale patrimonio storico di Squillace promosse e presentate dall’amministrazione precedente.
I due monumenti fanno parte degli itinerari del turismo internazionale in Calabria del Piano regionale trasporti (“Itinerario cassiodoreo”).
La chiesetta di Santa Maria della Pietà è un monumento particolare: unico esempio del gotico calabrese, è un piccolo e prezioso vestigio di epoca federiciana, ma che presenta alcune emergenze architettoniche.
Necessita, infatti, di interventi di consolidamento e restauro e della sistemazione delle aree adiacenti.
E’ impropriamente conosciuta come chiesetta, ma quasi sicuramente fu una sala capitolare di un edificio attiguo molto più grande andato distrutto nel corso di uno dei numerosi terremoti. Dopo il 1850, il vescovo Pasquini la consacrò a chiesetta, probabilmente asservita all’attiguo palazzo della famiglia Maiorana. E’ un gioiello di rara fattura che richiama ogni anno centinaia di visitatori.
Il santuario della Madonna del Ponte è un importante edificio religioso, venerato luogo di culto e frequentato da numerosi fedeli, la cui costruzione ha subìto le usure del tempo; necessita, dunque, di urgenti interventi manutentivi. Il manto di copertura, infatti, appare visibilmente ammalorato e incurvato. L’edificio nell’anno 1000 sorse come eremo bizantino e il titolo è dovuto alla sua vicinanza al ponte sul fiume Alessi.
L’origine è da collegarsi alla presenza dei monaci basiliani. La chiesa fu poi costruita nel 1754 intorno alla facciata di un vecchio muro su cui un ignoto pittore aveva dipinto l’immagine della Vergine.
E’ stata elevata a santuario nel 1978. Il fabbricato era stato recuperato grazie all’iniziativa del defunto rettore del santuario don Domenico Cirillo.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)