L’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, ha presieduto il 7 maggio nella basilica cattedrale di Squillace la solenne concelebrazione in onore di Sant’Agazio, centurione e martire, patrono della città e compatrono dell’arcidiocesi.
Hanno partecipato alla solenne concelebrazione, oltre all’arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani e al vicario generale mons. Raffaele Facciolo, i parroci locali, i presbiteri, i religiosi e le religiose della diocesi, mentre il sindaco di Squillace, Pasquale Muccari, a nome della comunità locale, ha offerto il cero votivo, proclamando la preghiera per ottenere la protezione di Sant’Agazio. Erano presenti diverse altre autorità civili e militari.
Mons. Bertolone, nell’omelia, ha affermato che «nel giorno del martirio di Sant’Agazio, avvenuto intorno al 304, si fa memoria della sua testimonianza di vita santa e di preghiera». «Con lui – ha sottolineato l’arcivescovo – innalziamo la preghiera di ringraziamento per la nostra vita».
Bertolone ha poi esortato i fedeli a «mettersi con fiducia sul sentiero tracciato da Agazio, per vivere una fede piena, non superficiale». Nel corso della celebrazione sono state amministrate le cresime a decine di fedeli di tutta la diocesi. Nel pomeriggio, ha avuto luogo la tradizionale processione per le vie della città con la statua del santo e, in cattedrale, la catechesi sulla vita del santo proposta da padre Giovanni M. Laratta.
Il 6 maggio, vigilia della festa patronale, l’arcivescovo emerito Cantisani ha presieduto i vespri pontificali, nel 218.mo anniversario della dedicazione della chiesa concattedrale.
Il concerto bandistico dei “Due Mari – Città di Tiriolo” ha allietato le varie manifestazioni religiose. La festa patronale si è conclusa con uno spettacolo di fuochi pirotecnici.
Salvatore Taverniti