Ancora una bella rimpatriata per gli ex studenti del glorioso Seminario vescovile di Squillace. Una trentina di ex seminaristi del periodo dal 1974 al 1978 si sono ritrovati il 24 aprile 2019, a Squillace, per festeggiare il loro quarantennale.
Questa volta, a differenza delle altre esperienze simili dei decenni precedenti, l’evento è stato arricchito dalla presenza delle “ragazze” della schola cantorum “Santa Cecilia” della cattedrale squillacese degli anni Settanta e Ottanta. Una bella iniziativa significativa ed emozionante, terminata nel ristorante “Le Zagare”, gestito proprio da uno degli ex seminaristi.
Il lungo pomeriggio insieme ha avuto inizio nei locali dell’ex Seminario squillacese, ora adibito a monastero delle suore Carmelitane “Messaggere dello Spirito Santo”, dove gli ex compagni di scuola e le ex componenti del coro (una volta esclusivamente femminile) si sono ritrovati grazie alla caparbietà di Totò Catroppa e di Betty Rhodio, che sono riusciti a rintracciare rispettivamente gli uni e le altre in tutta Italia e anche all’estero.
Grande emozione anche per il decano del capitolo cattedrale mons. Raffaele Facciolo, che ha partecipato all’incontro, alla presenza del vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti mons. Domenico Battaglia (ex seminarista pure lui), di don Bernardo Marascio, all’epoca istitutore del seminario, e delle signore Grazia Sgrenci e Grazia Iezzi, cooperatrici.
Con una sorpresa graditissima: la partecipazione di due delle suore che prestavano la loro opera in Seminario, suor Angela Zennaro e suor Carla Grigollo (delle Figlie del Cuore di Gesù, di Trento), le quali, insieme a don Bernardo, hanno raccontato diversi aneddoti legati a quei fantastici anni in cui l’istituto religioso squillacese pullulava di ragazzi provenienti da tutta la diocesi.
Tanti i ricordi riaffiorati sulla vita in Seminario, in cui si sono formate culturalmente e spiritualmente diverse generazioni, e sulle esperienze vissute dalle componenti del coro della cattedrale specie durante le gite e i viaggi organizzati.
Tanti gli abbracci e gli scambi di informazioni sulle vicende della propria vita tra gli “ex ragazzi” degli anni Settanta. Con un commovente saluto da parte di mons. Battaglia, che ha usato le parole di una canzone di Ivano Fossati per congedarsi: “Dicono che c’è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare. Io dico che c’era un tempo sognato che bisognava sognare”.
Salvatore Taverniti