Nell’ambito delle sue attività culturali e ambientali, la Pro loco “Scolacium” di Squillace, presieduta da Sandro Mauro, ha organizzato un’escursione alla scoperta di luoghi del territorio squillacese ancora poco conosciuti e incontaminati.
Un’esperienza unica nel suo genere, alla quale hanno preso sessanta escursionisti, tra cui molti turisti. Guidato da Agazio Gagliardi e Agazio Mellace, il gruppo ha iniziato il percorso dalla “Fontana vecchia”, dove ai partecipanti è stata illustrata la storia degli antichi monasteri dei Cappuccini e dell’Osservanza che erano ubicati in quella zona. Tappa poi al millenario albero d’ulivo situato nella proprietà della famiglia Gagliardi, pianta monumentale con una circonferenza di sette metri che potrebbe essere la più antica della provincia di Catanzaro.
Il gruppo ha successivamente raggiunto il ponte medievale sul torrente Ghetterello. Il nome popolare “Ponte del diavolo” gli deriva da una leggenda che ancora oggi si racconta e che ha come protagonisti un pastore, un cane e il diavolo. Gli escursionisti in seguito hanno affrontato il vicino crinale per osservare dall’alto lo splendido panorama della valle dei mulini, con pietre secolari dalle sagome particolari e il boschetto con querce secolari.
Quindi, visita ai resti di una delle torri di guardia presenti sul territorio, che presenta tracce della merlatura e che guardava verso il mare per gli avvistamenti di eventuali invasioni; nel corso degli anni la torre, probabilmente di epoca federiciana, è stata adibita a calcara. Al termine, il gruppo ha visitato i ruderi dell’antica chiesa di Santa Maria d’Itria, nota anche come S. Maria di Camillà, collocata fuori dalle mura urbane, lungo la via che si diparte dal quartiere giudaico, all’entrata principale del centro storico.
La comitiva è rimasta entusiasta e affascinata dalla bellezza dei luoghi, che andrebbero maggiormente valorizzati dal punto di vista naturalistico. Sarebbe opportuno pensare alla realizzazione di un percorso accessibile a tutti. «Gran parte della popolazione squillacese – afferma la guida Agazio Gagliardi – non conosce il nostro territorio.
Con le nostre iniziative vogliamo coinvolgere soprattutto i giovani perché possano apprezzare il nostro patrimonio naturalistico e proseguire con tali attività». La prossima escursione della Pro loco riguarderà la visita alle tante grotte eremitiche di cui è costellato il territorio squillacese.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud 20 agosto 2022)