Pare che a Squillace sia stato snobbato l’avviso Cse 2022 (Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica) relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Pon “Impresa e competitività”.
A dirsi preoccupato è il consigliere comunale del gruppo di opposizione “Tuttinsieme per Squillace” Enzo Zofrea che parla di «altra occasione persa». «Si è chiuso lo scorso 29 marzo – rileva Zofrea – il bando Cse 2022 del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica che ha messo a disposizione dei comuni italiani 320 milioni di euro per finanziare interventi di efficientamento su edifici di proprietà comunale, scuole comprese.
Tanti i Comuni calabresi che hanno presentato la domanda ed hanno ricevuto finanziamenti, come Soverato 860 mila euro, Stalettì 200 mila, Maida 450 mila, Girifalco 190 mila e Gasperina 237 mila, che andranno a realizzare impianti fotovoltaici, impianti solari termici, pompe di calore, sostituzione di caldaie, sostituzione di infissi e schermature solari, relamping di edifici comunali». Il consigliere Zofrea puntualizza che nell’elenco non compare il Comune di Squillace.
«Abbiamo auspicato, anche questa volta – aggiunge – che il nostro Comune riuscisse a partecipare al bando in questione e realizzare così importanti interventi di efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale, come scuola, impianti sportivi, casa delle culture, palazzo comunale, senza dover attingere a fondi propri, bensì con il contributo statale del Ministero dell’ambiente». «Interventi, questi – conclude Zofrea – oltre che importati, sicuramente strategici perché avrebbero permesso, negli anni a venire, vantaggi per le casse comunali azzerando l’esborso per il consumo di energia oltre che produrre dei ricavi con l’immissione in rete della produzione della stessa. Purtroppo è andata diversamente, anche questa volta».
Salvatore Taverniti, Gazzetta del Sud 18 aprile 2023