C’è una coppia artistica catanzarese che è davvero esilarante e irresistibile. Sono padre e figlio Enzo e Ivan Colacino. Il loro spettacolo ha registrato il sold out a Squillace nella splendida location rappresentata dal castello normanno-svevo.
Un evento promosso dalle associazioni Arcobaleno di Catanzaro e La Rete di Squillace, nell’ambito della terza rassegna culturale, musicale e teatrale “Alla corte dei Borgia” che si svolge per tutta l’estate nel maniero squillacese.
Enzo Colacino è attore, caratterista e drammaturgo molto amato dal pubblico calabrese, catanzarese in particolare; Ivan, autentico figlio d’arte, è capace di unire alle ottime capacità recitative anche spiccate doti musicali e canore. Il loro spettacolo, intitolato, appunto, “U figghiu & Colacino”, è stato messo in scena davanti ad un pubblico che ha apprezzato l’esibizione, con momenti di vero e proprio visibilio.
La capacità impareggiabile di Enzo Colacino è di sapere cogliere gli aspetti più caratteristici della società in cui viviamo, le debolezze e i lati positivi degli esseri umani trasformandoli in gag e racconti esilaranti; i dialoghi più caratteristici raccolti per strada tra la gente, i paradossi della vita di ogni giorno, l’attività e gli aspetti della personalità di chi ci governa, soprattutto a livello locale, mettendone a nudo, con grande maestria, i lati anche comici e paradossali.
Un autentico interprete del “castigat ridendo mores”.
Nella sua esperienza artistica si intreccia arte e volontà di divulgare valori e colori della sua regione anche con i corsi di dialetto, a scuola e sui social.Enzo Colacino, inoltre, si impegna a portare con successo nelle più importanti manifestazioni carnevalesche italiane la maschera di Giangurgolo, figura della commedia dell’arte che unisce l’epica al presente di una terra, la Calabria, spesso evocata per luoghi comuni. Nel finale dello spettacolo dei Colacino non potevano mancare le barzellette, raccontate nel caratteristico dialetto catanzarese.
Ad accompagnare il duo la band musicale formata da Fiore Garcea alla batteria, Filippo Scicchitano al basso, Gino Altilia alla chitarra e Francesco Silipo alle tastiere.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 2 ago 2022)