Sono state rimosse tre discariche abusive che deturpavano altrettante aree nei territori di Squillace, Montauro e Catanzaro. Un’attività straordinaria per la tutela dell’ambiente attivata dalla Provincia di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo Bruno, nell’ambito di un più ampio progetto di sensibilizzazione che interesserà anche le scuole. Oltre alla rimozione della discarica abusiva che sorgeva lungo la strada provinciale nei pressi del bivio delle Mandrelle di Squillace e la pulizia dei rifiuti abbandonati al bivio di Stalettì-Montauro, è stata rimossa anche la discarica abusiva che sorge lungo la strada provinciale 25 all’incrocio del quartiere Jan, a Catanzaro.
Un progetto di educazione e tutela dell’ambiente, quindi, quello voluto dal presidente Bruno e dal consiglio provinciale di Catanzaro finalizzato a sensibilizzare e diffondere la cultura del rispetto, della cura e della salvaguardia del territorio e del patrimonio naturalistico messo a repentaglio da incuria e inciviltà. Il presidente Bruno ha voluto, prima di tutto, appellarsi al senso civico dei cittadini, rimarcando che «saranno adottate iniziative finalizzate a prevenire e contrastare atti e comportamenti che possano compromettere la vivibilità della comunità e le situazioni di degrado che determinano scadimento della qualità urbana o che alterano il decoro.
Promuoveremo sia campagne di comunicazione e di educazione ambientale che l’intensificazione dei controlli sul territorio, puntando a misure che possano educare il cittadino a rispettare l’ambiente». Un’operazione di rimozione attenta e capillare, che arriva dopo intense settimane di lavoro di identificazione dei rifiuti per procedere allo smaltimento secondo la normativa vigente, a cui l’amministrazione provinciale di Catanzaro non era tenuta, visto che i rifiuti abbandonati sul suolo pubblico di qualsiasi natura essi siano devono essere rimossi dall’amministrazione comunale su cui insistono.
L’attività di rimozione di tre discariche abusive è costata alla Provincia circa 14 mila euro «risorse che – afferma Bruno – avrebbero potuto essere investire per incrementare i servizi di nostra competenza».«L’ambiente è di tutti si tratta di un valore sociale che deve essere difeso con la partecipazione dei cittadini – ha affermato il presidente nel corso di un sopralluogo alla prima discarica rimossa dagli operatori della Sieco -.
Non possiamo consegnare ai nostri figli una regione che ha le sembianze di una discarica, lo dobbiamo a noi stessi, in quanto cittadini civili e alla nostra storia. Le bellezze naturalistiche, il patrimonio storico e culturale del nostro territorio rappresentano una opportunità da cogliere e valorizzare attraverso la cura della bellezza.
Non possiamo offrire ai turisti, ai nostri emigrati lo spettacolo indecoroso di cumuli di sacchetti, spazzatura, ingombranti di ogni tipo. La raccolta differenziata deve essere incentivata ed effettuata nei comuni di residenza, solo in questo modo si può evitare lo scempio a cui siamo stati costretti ad assistere attraversando le strade provinciali. Alziamo il livello di civiltà».
Carmela Commodaro