Ha avuto una vasta eco la riunione dei sindaci di Amaroni, Borgia, Girifalco, Squillace, Stalettì e Vallefiorita convocata giovedì scorso dal sindaco di quest’ultimo Comune e in cui si è discusso di impatto ambientale dei parchi eolici marini.
Il sindaco Salvatore Megna ha dato seguito all’ordine del giorno presentato dal gruppo di opposizione vallefioritese e approvato dal Consiglio comunale lo scorso 28 dicembre. Il tema dei parchi eolici previsti nel mare davanti al golfo di Squillace è molto sentito in questa area geografica, tanto che la notizia dell’incontro dei sindaci ha innescato un acceso dibattito anche sui social.
Tutti sono d’accordo sulla mobilitazione dei cittadini, secondo quando proposto, e cioè: “sì all’energia rinnovabile, ma no alla costruzione selvaggia di parchi eolici nel mare di Squillace”.
L’ordine del giorno del gruppo di opposizione di Vallefiorita dava mandato al sindaco Megna di attivare, assieme ai Comuni limitrofi, una serie di iniziative mirate a «manifestare posizioni di netto dissenso rispetto al progetto di realizzazione dei parchi eolici marini, uno dei quali nel golfo di Squillace prevede 60 torri alte 280 metri, alterando paesaggio ed ecosistema». Inoltre, nel deliberato si dava mandato di costituire un fronte comune al fine di valorizzare e rispettare le sensibilità e le vocazioni di tutti i territori coinvolti.
Nella riunione di giovedì con i sindaci è stato ribadito il consenso sulle fonti rinnovabili dal quale non si può tornare indietro, ma si rende necessario il coinvolgimento dei territori attraverso i sindaci, dando impulso al varo del piano energetico regionale al fine di evitare la realizzazione selvaggia di parchi eolici utili solo alle multinazionali senza nessuna ricaduta economica per i cittadini calabresi.
La delibera del Consiglio comunale di Vallefiorita segue quella del Consiglio comunale di Catanzaro, capoluogo di regione. Nel suo intervento il consigliere comunale Enzo Bruno, che guida il gruppo che ha proposto l’ordine del giorno, ha voluto ribadire che non si tratta di una battaglia contro le fonti rinnovabili, ma per affermare il ruolo dei Comuni, il rispetto dei territori e delle loro vocazioni e l’utilizzo degli impianti per la produzione di energia rinnovabile programmata dentro le linee di un piano energetico regionale che salvaguarda anche le risorse naturali calabresi: paesaggio, ecosistema al fine di dare nuovo impulso al turismo e all’agricoltura i due settori che possono dare sviluppo e occupazione.
I sindaci hanno dimostrato grande interesse e si sono determinati a costituire un comitato di lotta a tutela dei territori per informare e sensibilizzare cittadini, istituzioni, delegazione parlamentare, giunta regionale e membri del governo nazionale. Nei prossimi giorni saranno coinvolti anche i sindaci degli altri Comuni ricadenti nella parte del golfo di Squillace tra il fiume Corace e Soverato. Sarà proposta l’organizzazione di una iniziativa seria nella zona marina per dire ai governi nazionale e regionale che c’è un gruppo di amministratori che si muove per la tutela del territorio.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 14 gen 2024