Partito da Squillace da seminarista mons. Mimmo Battaglia è tornato a Squillace a vescovo, rimanendo, comunque, sempre “don Mimmo”, prete di strada ed ora “vescovo di strada”.
Il 4 settembre ha presiedendo la sua prima funzione religiosa da vescovo nella basilica cattedrale di Squillace. Da ottobre sarà il pastore della diocesi di Cerreto Sannita- Telese-Sant’Agata de’ Goti.
A Squillace don Mimmo ha mosso i primi passi della sua vocazione sacerdotale, avendo studiato nel locale seminario vescovile. E il 4 settembre ad attenderlo c’erano i suoi compagni di scuola e di seminario, oltre ai sacerdoti che ne hanno seguito la prima formazione. Presenti anche il vicario generale mons. Raffaele Facciolo e i parroci squillacesi mons. Giuseppe Megna e don Fabrizio Fittante.
Tante le autorità civili e militari, amministratori dei centri del comprensorio, numerosi fedeli provenienti da Satriano, di cui don Mimmo è originario, e da tutta la diocesi. Il nuovo vescovo, consacrato il 3 settembre nella cattedrale di Catanzaro, nella sua omelia ha ricordato i tempi del seminario a Squillace, i giochi, l’ordinazione sacerdotale, la sua esperienza nel sociale, fino a chiarire di avere «accettato la nomina perché non volevo, con le mie paure e i miei pensieri, intralciare il disegno di Dio per me. Ho accettato perché Dio è la mia passione.
Perché il compromesso imperdonabile è non compromettersi per la dignità di ogni uomo». Durante la solenne celebrazione, don Mimmo ha ricevuto diversi doni, tra cui una mitra, il paramento liturgico dei vescovi. Al termine, fuochi d’artificio e l’abbraccio personale, con tanto di foto, per i numerosi amici, compagni di scuola e fedeli che lo hanno voluto salutare prima della partenza in Campania.
Don Mimmo Battaglia: da seminarista a Squillace a vescovo di Cerreto Sannita
Salvatore Taverniti