Bollette e fatture arrivano con forti ritardi nelle case della gente. Spesso scadute. Si stanno registrando forti a Squillace nel recapito della corrispondenza. Tanto che il sindaco Pasquale Muccari ha scritto ai dirigenti nazionale e regionale di Poste Italiane e al responsabile dell’ufficio “corrispondenza” catanzarese dello stesso ente, sollecitando interventi urgenti.
«Da novembre – scrive il primo cittadino – a Squillace, in particolar modo nella frazione marina, la corrispondenza viene recapitata “a singhiozzo”, a causa dell’assenza protratta del portalettere». Muccari afferma di ricevere segnalazioni e lamentele continue da parte degli utenti.
«E’ un disservizio – sottolinea – che causa soprattutto ritardi nei pagamenti, in quanto le varie fatture vengono recapitate con notevole ritardo e già scadute, con aggravio di costi per l’utenza ed enormi disagi e pregiudizio nella popolazione». Per Muccari, vi è «una negligenza organizzativa dell’ente Poste, che, non essendo in grado di garantire il servizio, sta arrecando seri danni ai cittadini squillacesi».
«La situazione – aggiunge – è divenuta ormai intollerabile e quotidianamente lede il diritto ad un servizio universale ed essenziale nella vita di relazione dei cittadini, con effetti di non poco conto nei rapporti giuridici con terzi».
Il sindaco di Squillace, pertanto, chiede a Poste Italiane di intervenire per risolvere il problema in maniera definitiva. Sulla vicenda interviene anche il presidente del consiglio comunale squillacese, Paolo Mercurio, il quale auspica delle misure adeguate e urgenti per ottimizzare il servizio.
Necessiterebbe un occhio di riguardo per i servizi postali di Squillace, trattandosi di uno dei centri più importanti della Calabria. Da qualche anno a questa parte, durante la stagione estiva, l’utenza squillacese deve fare i conti anche con il piano di razionalizzazione degli uffici postali, con l’apertura di quello del centro storico a giorni alterni.
Salvatore Taverniti