Si chiama “Digit@l Vivarium” ed è la biblioteca digitale inaugurata venerdì scorso nella sede principale dell’istituto comprensivo di Squillace, realizzata in collaborazione con i Comuni di Amaroni e Vallefiorita e l’associazione “Terra di Mezzo”.
Come reso noto dalla dirigente scolastica Grazia Parentela, si è pensato di creare questo spazio, accogliendo anche la sollecitazione dei genitori degli alunni e organizzandolo in maniera accessibile e confortevole. «Si tratta di una biblioteca digitale – ha aggiunto – con tanto di computer, lavagna multimediale e una ventina di “ebook reader”, che sarà aperta anche al territorio. Si utilizzerà la piattaforma “Mlol” per l’acquisto e la lettura dei libri, ma anche di giornali e riviste di tutto il mondo.
In questo spazio pensiamo di promuovere pure eventi culturali aperti alla comunità, con un programma che renderemo pubblico tra qualche giorno». La docente Miriam Comito ha poi spiegato le modalità di accesso e consultazione della biblioteca digitale, che è stata denominata Vivarium in continuità con il monastero fondato da Cassiodoro nel VI secolo, luogo di conservazione dei testi della cultura classica. «L’idea portata avanti dalla scuola – ha affermato il sindaco di Amaroni Gino Ruggiero – è un passo importante per i nostri ragazzi e per la cultura».
Di comprensorio fortunato ha parlato il sindaco di Vallefiorita Salvatore Megna, che ha messo in risalto le varie iniziative culturali organizzate con la scuola locale, con cui «stiamo portando su una generazione di ragazzi eccellenti. Ed i comuni devono sostenere questi progetti per far crescere il nostro territorio». «Questi sono – ha poi rilevato l’assessore comunale di Squillace Franco Caccia – ambienti di apprendimento efficaci. È importante che la scuola recuperi il ruolo di promozione sociale, offrendo opportunità per un sapere moderno».
È seguito l’evento “Libriamoci: giornata di letture nelle scuole” sul tema “Gianni Rodari, il gioco delle parole, tra suoni e colori”, a cura di Patrizia Fulciniti e Gianni Paone, con gli intermezzi musicali dei maestri Fabio Grande, Marco Flavio Lamantea, Andrea Lanzellotti e Maria Giovanna Stella.
Salvatore Taverniti