Alla fine arrivò la diffida. E’ quella che la Prefettura di Catanzaro ha inviato al Comune di Squillace chiamato ad adottare la delibera consiliare sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio dell’esercizio finanziario 2018. Il termine entro cui l’atto avrebbe dovuto essere adottato è scaduto il 31 luglio, per cui il consiglio comunale ora deve approvarlo entro venti giorni dalla notifica della diffida datata 10 agosto, altrimenti partirà la procedura per lo scioglimento del consiglio.
La convocazione è arrivata già nella giornata di ieri: la seduta si terrà alle ore 10.30 di lunedì 20 agosto. Il consiglio, in verità, era stato convocato per l’8 agosto e, in seconda battuta, per il 10. Il giorno prima, però, era intervenuta una nota firmata dal presidente del consiglio comunale Paolo Mercurio e inviata ai vari consiglieri, spiegando che la seduta doveva essere rinviata per «esigenze di approfondimento relative all’istruttoria inerente il debito, transato dal sindaco con la società “Ica S.p.a.” e inserito nella manovra di riequilibrio di bilancio».
Il problema consisterebbe, comunque, nel fatto che la giunta guidata dal sindaco Pasquale Muccari risulta in minoranza, potendo contare su sei voti del gruppo di maggioranza contro i sette dell’opposizione, dopo la defenestrazione, avvenuta nei giorni scorsi, dell’assessora Giusy Ciciarello, la quale sarebbe confluita nelle file della minoranza.
Di fronte alla situazione di stallo, i consiglieri di minoranza, primo firmatario Franco Scicchitano, si sono rivolti al Prefetto, chiedendo un suo intervento per il ripristino della legalità. Dal canto suo, il sindaco Muccari, dopo avere probabilmente costatato di non possedere più la maggioranza per andare avanti, aveva lanciato un appello alla città e ai consiglieri per costituire un “patto di fine consiliatura”.
Adesso finalmente la nuova convocazione del consiglio, che non sarà solo chiamato a deliberare sull’assestamento del bilancio, ma anche a dare le indicazioni al sindaco e alla sua giunta, attraverso la verifica dei numeri, di poter rimanere in piedi fino alle elezioni amministrative previste nella prossima primavera.
Salvatore Taverniti