Il Csi (centro sportivo italiano) della provincia di Catanzaro riparte ufficialmente e lo fa mettendosi in cammino anche concretamente. L’iniziativa che si svolgerà sabato 3 luglio in collaborazione con ufficio “Sport” della diocesi di Catanzaro-Squillace è denominata “Passi di bellezza” ed è una camminata a piedi da Squillace Lido fino alla sede della facoltà di Faramacia a Roccelletta di Borgia.
Vi partecipano le società affiliate al Csi e gli sportivi che con il Csi condividono la gioia di ripartire e di camminare in uno dei luoghi più belli della Calabria. Ospiti degli amici del “Copa Bay Surf” e accompagnati dai rappresentanti di “Soverato Fitwalking” e dell’Asd “AmaDanzando”, i partecipanti si ritroveranno alle ore 17.30 all’estremo lato sud del lungomare Odisseo di Squillace, mentre il percorso prevede una camminata sulla spiaggia e in pineta verso nord.
L’evento si concluderà con una cocomerata e una grigliata a bordo mare. L’iniziativa è stata inserita nell’ambito del più ampio progetto “Ora viene il bello”, promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana. Obiettivo del progetto nazionale è quello di creare esperienze generative di turismo e ospitalità religiosi, di pellegrinaggi e cammini di fede, attivando collaborazioni virtuose con enti, associazioni e imprese per la valorizzazione e il rilancio dei territori. L’evento di sabato si svolge al centro del golfo di Squillace, nella bellezza della natura, con la percezione del proprio corpo e la consapevolezza dell’amicizia per ripartire liberi e responsabili nella gioia di camminare insieme.
«Dopo l’elezione del nuovo presidente territoriale della provincia di Catanzaro nella persona di Antonio Primerano – spiega frate Franco Lio, volto storico del Csi nostrano, vicepresidente vicario e referente per la formazione, il terzo settore e il ciclismo – questa esperienza di ripartenza sarà anche l’occasione per augurare buon lavoro a lui ed è aperta a tute le fasce d’età». Il Csi, dunque, ricomincia, dopo il fermo causato dalla pandemia, la sua attività di educazione attraverso lo sport. Attività organizzata, continuativa, seria, promossa da educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli del proprio mandato educativo.
Momenti di educazione, ma anche di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo, nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, per conoscere se stessi ed i propri limiti, in modo da provare a superarli con la consapevolezza che tutto deve avvenire divertendosi.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 1 luglio 2021)