«Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri». Il manifesto con questo pensiero di Gramsci campeggia da ieri sui muri di Squillace. L’ha affisso Sardo Bruzzese, referente del neo costituito comitato di azione civile “Ritorno al futuro”. A Squillace il tema prescelto dal comitato è quello della società aperta contro l’esclusione.
«Una scelta di campo netta anche nella nostra città – spiega Bruzzese – dove sembra essere smarrito il senso della collettività a favore di retropensieri, personalismi ed egoismi. E non è stato un caso la scelta dell’affissione della frase di Antonio Gramsci, di assoluta attualità, pur essendo una riflessione di quasi cento anni fa, sul mondo vecchio che sta sparendo mentre il nuovo stenta a nascere, su questo tempo sospeso, nel quale il rischio che si corre è quello che prendano piede moti e sentimenti da rigettare senza tentennamenti».
Bruzzese sostiene ancora che «dalla consapevolezza di questo rischio nasce l’impegno a lavorare anche nella nostra città nella scia della migliore tradizione, oggi come ieri da una parte sola, quella degli ultimi». Come si legge in una nota dello stesso Bruzzese, i comitati nascono come reazione a quanto sta accadendo in Italia; i cardini del nostro vivere civile, quei principi base della nostra democrazia che fino a oggi avevamo considerato come accettati e condivisi da tutti, sono improvvisamente stati messi in discussione e ridotti al rango di mere opinioni.
È cambiato anche il linguaggio: in Italia si dicono apertamente cose che fino a qualche mese fa non si sarebbe mai osato pronunciare in pubblico.
Si è sdoganato un linguaggio di odio sconosciuto alla nostra identità e alla nostra cultura. «I comitati di azione civile – si legge nella nota – scelgono un valore di elezione su cui lavorare in modo prioritario, ma certamente non esclusivo, lavorando in rete sia su base geografica che su base tematica e il loro lavoro sarà basato su campagne di azione e di informazione, mettendo in circolo le idee sviluppate dal basso e le competenze di ciascuno degli aderenti che desideri contribuire alla crescita del patrimonio di idee comuni e del network dei comitati».
Salvatore Taverniti