«In Italia la Rwe ha una capacità installata di circa 500 megawatt, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuale di circa 400 mila famiglie». Lo ha affermato Paolo Raia, country chair della Rwe Renewables Italia, aprendo il convegno sul tema “Conoscere e comunicare la transizione energetica. Le rinnovabili come vettore di crescita del territorio”, svoltosi a Squillace venerdì scorso.
La Rwe è tra i maggiori produttori di energia rinnovabile in Italia e ha scelto Squillace per una tre giorni di incontri, attività formative e divulgative per sostenere lo sviluppo delle rinnovabili attraverso un confronto diretto con il territorio. «Il nostro obiettivo – ha detto Raia – è di raddoppiare l’attuale capacità in esercizio in Italia entro il 2030».
«Investiamo – ha aggiunto – sulla transizione energetica non disgiunta dalla transizione culturale, puntando sulla formazione e sull’informazione a partire dalle scuole. Per questo abbiamo lanciato il progetto “RinnovaMente” che si svolge fino a domenica anche a Squillace, con diverse attività per i giovani e gli studenti. Il modo migliore per essere più indipendenti dal punto di vista energetico è avere impianti rinnovabili, con un’attenzione particolare al turismo, all’occupazione, al coinvolgimento delle aziende locali».
Raia, nelle conclusioni, ha poi sottolineato che «ha molto senso investire sull’energia rinnovabile». Il dibattito è stato moderato dal noto massmediologo Klaus Davi, che ha definito la Rwe «operatore serio, presente in 30 Paesi con 20 mila dipendenti».
L’assessore al turismo del Comune di Squillace Franco Caccia ha portato il saluto istituzionale, sottolineando l’impegno dell’amministrazione nel settore dell’informazione e della sensibilizzazione ambientale. Luigi Di Marco, dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, si è soffermato sulla sicurezza energetica facendo riferimento anche alle resistenze della collettività.
Il docente universitario Daniele Menniti ha parlato dei problemi causati dall’utilizzo del gas per la produzione di energia con emissioni climalteranti. Il colonnello Giovanni Misceo, comandante dei Carabinieri forestali della Calabria, ha puntato l’attenzione su ambiente e legalità, fornendo un quadro generale delle attività della sua struttura.
Simone Togni, presidente Anev, l’associazione nazionale energia del vento e di protezione ambientale che raggruppa aziende operanti nel settore eolico, ha parlato di sviluppo industriale, di occupazione e di indipendenza energetica legati alle fonti rinnovabili che sono anche le meno costose. La docente Valeria F. Vescio poi ha illustrato brevemente il progetto in atto all’istituto scolastico Majorana che vede impegnati gli studenti anche con la collaborazione di Rwe.
Poco distante dal luogo del convegno, intanto, il coordinamento regionale “Controvento”, che si batte contro l’eolico e il fotovoltaico “stragista”, ha indetto in concomitanza un momento di informazione, evidenziando la «colonizzazione energetica a danno delle comunità rurali più deboli».
La Rwe è tra i maggiori produttori di energia rinnovabile in Italia e ha scelto Squillace per una tre giorni di incontri, attività formative e divulgative per sostenere lo sviluppo delle rinnovabili attraverso un confronto diretto con il territorio. «Il nostro obiettivo – ha detto Raia – è di raddoppiare l’attuale capacità in esercizio in Italia entro il 2030».
«Investiamo – ha aggiunto – sulla transizione energetica non disgiunta dalla transizione culturale, puntando sulla formazione e sull’informazione a partire dalle scuole. Per questo abbiamo lanciato il progetto “RinnovaMente” che si svolge fino a domenica anche a Squillace, con diverse attività per i giovani e gli studenti. Il modo migliore per essere più indipendenti dal punto di vista energetico è avere impianti rinnovabili, con un’attenzione particolare al turismo, all’occupazione, al coinvolgimento delle aziende locali».
Raia, nelle conclusioni, ha poi sottolineato che «ha molto senso investire sull’energia rinnovabile». Il dibattito è stato moderato dal noto massmediologo Klaus Davi, che ha definito la Rwe «operatore serio, presente in 30 Paesi con 20 mila dipendenti».
L’assessore al turismo del Comune di Squillace Franco Caccia ha portato il saluto istituzionale, sottolineando l’impegno dell’amministrazione nel settore dell’informazione e della sensibilizzazione ambientale. Luigi Di Marco, dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, si è soffermato sulla sicurezza energetica facendo riferimento anche alle resistenze della collettività.
Il docente universitario Daniele Menniti ha parlato dei problemi causati dall’utilizzo del gas per la produzione di energia con emissioni climalteranti. Il colonnello Giovanni Misceo, comandante dei Carabinieri forestali della Calabria, ha puntato l’attenzione su ambiente e legalità, fornendo un quadro generale delle attività della sua struttura.
Simone Togni, presidente Anev, l’associazione nazionale energia del vento e di protezione ambientale che raggruppa aziende operanti nel settore eolico, ha parlato di sviluppo industriale, di occupazione e di indipendenza energetica legati alle fonti rinnovabili che sono anche le meno costose. La docente Valeria F. Vescio poi ha illustrato brevemente il progetto in atto all’istituto scolastico Majorana che vede impegnati gli studenti anche con la collaborazione di Rwe.
Poco distante dal luogo del convegno, intanto, il coordinamento regionale “Controvento”, che si batte contro l’eolico e il fotovoltaico “stragista”, ha indetto in concomitanza un momento di informazione, evidenziando la «colonizzazione energetica a danno delle comunità rurali più deboli».
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 5 maggio 2024