Convalida del sequestro dell’area adiacente al tratto di strada che dal lungomare di Squillace conduce alla vicina Copanello.
Dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, arriva la notifica del provvedimento al Comune di Squillace. Nei giorni scorsi i carabinieri forestali della stazione di Tiriolo, competenti per territorio, avevano posto sotto sequestro l’area e affisso i cartelli delimitato la zona, che risulta cosparsa di rifiuti lasciati da persone ignote, anche interrati visto che è stato verificato l’affioramento di rifiuti dal terreno. Aperto, dunque, un fascicolo specifico dalla Procura, che gestirà direttamente la parte penale della vicenda, atteso che si configurerebbero i reati di combustione e interramento di rifiuti e abbandono di materiale edile, quindi rifiuti speciali, da parte di qualche impresa.
Mentre per la parte amministrativa è stato fatto obbligo al sindaco di Squillace di provvedere alla bonifica della zona. La vicenda ha tenuto banco la scorsa estate dopo la denuncia di un cittadino che aveva pubblicato un video sui social e del consigliere regionale Arturo Bova, presidente della commissione antindrangheta, che aveva lanciato l’allarme per le condizioni di quella arteria. In seguito, sul posto si sono recati, oltre alla polizia locale per gli accertamenti sul consistente abbandono dei rifiuti di ogni genere, gli uomini della stazione di Tiriolo dei carabinieri forestali, che hanno avviato le opportune indagini, gli esiti delle quali sono stati accolti dalla Procura della Repubblica.
La zona è stata delimitata con il nastro ed è stata sottoposta a sequestro con il duplice scopo di preservare lo stato dei luoghi da eventuali manomissioni ed anche come azione preventiva per scongiurare ulteriori abbandoni di spazzatura. Il sindaco Pasquale Muccari, dal canto suo, afferma di voler fornire la massima collaborazione alle forze dell’ordine. «Riconfermo – aggiunge – che l’intervento dell’amministrazione comunale ha riguardato l’azione di sfalcio dell’erba nell’area di pertinenza stradale.
Occorre ora individuare chi ha buttato ogni tipo di rifiuti e forse anche sotterrato altro materiale Per la bonifica dell’area necessita una somma importante che graverà sulle nostre casse».
Salvatore Taverniti