I Comuni di Squillace, Stalettì, Palermiti e Vallefiorita si organizzano per la formale adesione al “Contratto di fiume dell’ambito territoriale del fiume Alessi”.
La Regione Calabria ha approvato lo scorso anno lo schema di regolamento di attuazione dei contratti di fiumi. Si tratta di strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela e la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali insieme alla salvaguardia del rischio idraulico.
Il percorso di consultazione sull’opportunità di dotare i comuni di Squillace, Stalettì, Palermiti e Vallefiorita di un contratto di fiume è maturato nel tempo passando anche attraverso diversi passaggi formali che hanno creato le condizioni di intesa istituzionale per una proficua collaborazione tra gli enti coinvolti, tanto nella risoluzione delle problematiche specifiche dell’ambito territoriale del fiume Alessi quanto nella definizione di criteri condivisi di sostenibilità ambientale. Il processo di costruzione del contratto di fiume si basa sul confronto e sulla negoziazione tra tutti gli attori e i cittadini coinvolti, con l’obiettivo di attivare progetti di riqualificazione ambientale e territoriale, integrati nei contenuti e condivisi nelle modalità di decisione.
Il coinvolgimento di tutti i possibili utenti del sistema fluviale (gestori dei servizi, mondo della produzione, associazioni di categoria, associazioni di cittadini) consente di individuare obiettivi, stimolando e favorendo comportamenti virtuosi e impegnando i contraenti alle azioni che vengono approvate congiuntamente.
I quattro comuni interessati al contratto di fiume riferito all’Alessi intendono sviluppare le procedure per la definizione di tale strumento anche attraverso forme di progettazione integrata territoriale.
Prima dell’approvazione delle rispettive delibere in giunta comunale (oltre al Consorzio di bonifica “Ionio Catanzarese”, hanno già approvato i relativi atti i Comuni di Stalettì e Palermiti), la proposta viene presentata e condivisa con i componenti istituzionali, tecnici e amministrativi interessati e delle strutture comunali che saranno coinvolti a vario titolo nel processo di definizione del contratto di fiume.
«Dal processo di partecipazione – osservano gli amministratori interessati – è risultata una generale condivisione dei principi e delle modalità insiti nella riqualificazione fluviale. Si tratta di un nuovo metodo di lavoro di pianificazione strategica a livello locale basato sulla concertazione.
Per la definizione del contratto di fiume sarà necessario ora predisporre gli elaborati tecnici, altamente specialistici in materia di idraulica e di pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale».
Salvatore Taverniti