A Squillace l’amministrazione lavora per il bilancio di previsione 2021 e ieri pomeriggio si è tenuta una seduta del consiglio per l’approvazione di atti propedeutici al documento contabile come le aliquote e detrazioni Imu e il regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione ed esposizione pubblicitaria. Alla seduta non hanno partecipato tre dei quattro consiglieri comunali di opposizione, Anna Maria Mungo, Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea.
Secondo la minoranza, è un paradosso che si convochi una seduta di consiglio quando gli uffici comunali, come da ordinanza del sindaco Pasquale Muccari, sono chiusi al pubblico fino al 4 maggio per la drammatica situazione sanitaria che sta attraversando la città. Dai bollettini pubblicati dall’amministrazione comunale si sa che sono ben 59 i soggetti positivi e 42 sono le persone in quarantena fiduciaria. I tre consiglieri per questo hanno scritto una lettera al sindaco. «Oltre ad essere stato convocato il consiglio – si legge – si consente l’accesso anche “a tre giornalisti ed a cinque cittadini” e possiamo consultare i documenti attinenti alla riunione nelle ore d’ufficio». I consiglieri di opposizione si dicono «abituati alle stranezze di ogni tipo ma questo è il massimo». «Prima ci “ordina”, assieme a tutti gli altri cittadini – rilevano – di non entrare in Comune, poi ci suggerisce di andare contro la sua stessa ordinanza e di varcare la soglia degli uffici comunali.
Pensiamo che il sindaco debba riflettere un po’ prima di esporsi a queste figuracce. I cittadini sono presi dal panico, il rischio del contagio è altissimo. Malgrado i nostri concittadini siano rispettosi delle norme anticovid, la minaccia della diffusione del virus è forte. Ed il sindaco, anziché, rafforzare le misure di sicurezza e di prevenzione, essendo anche medico, cosa fa, in piena pandemia, per cui, ha dichiarato, in un video messaggio, e con l’ordinanza n. 89 del 19 aprile scorso, che “Squillace è zona rossa”? Convoca un consiglio comunale, ponendo all’ordine del giorno addirittura due pratiche che, se non avesse fatto passare, in modo infruttuoso, questi ultimi mesi, si sarebbero potuto definire già da tempo. Senza nemmeno sentire il dovere d’inserire alla discussione del Consiglio un’informativa su quanto sta accadendo in questi giorni».
Mesoraca, Zofrea e Mungo hanno informato anche il prefetto di Catanzaro, preannunciando di non partecipare alla riunione consiliare. Dal canto suo, Muccari fa sapere, invece, che «per circolare ministeriale i consiglieri comunali non sono equiparati al pubblico ed anche quando il municipio è chiuso possono esercitare il loro mandato e possono accedervi». Per il sindaco, «il loro è più un tentativo di smarcarsi, quando ci vorrebbe maggiore coesione. Noi come amministrazione ci stiamo muovendo e andando avanti, perché dobbiamo dotare la città dello strumento contabile nella situazione delicata in cui ci troviamo».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 29 aprile 2021)