Raccolta dei rifiuti urbani, imposta “Iuc” con “Imu” e “Tasi”: non uno scioglilingua, ma una serie di servizi e tributi su cui si è determinato il consiglio comunale di Squillace nella seduta di sabato 30 agosto. Il progetto di igiene urbana, che rivoluzionerà il settore dei rifiuti indifferenziati e differenziati, è stato presentato dall’assessore Domenico Passafaro. Il servizio avrà un costo complessivo di 697 mila euro e da questa cifra dovrà scaturire l’importo del tributo “Tari”.
Si prevede, quindi, un consistente aumento della tariffa, così come sarà per l’acqua potabile e per la “Iuc” (imposta unica comunale), che comprende anche “Imu” e “Tasi”. Per quanto riguarda l’Imu, l’abitazione principale sarà al 3,5 per mille, altri immobili al 10,60, i fabbricati rurali al 2,00; mentre la “Tasi”, al 2,5 per mille. La tariffa dell’acqua potabile sarà portata al massimo, in quanto dovrà rientrare nel piano di risanamento finanziario in atto.
«Ci sono circa 800 mila – ha sottolineato il sindaco Pasquale Muccari – che dobbiamo recuperare. Taglieremo l’acqua ai proprietari morosi di seconde case; stiamo recuperando “Imu” pregressa e tassa di soggiorno non versata prima». Tempi duri, quindi, per i cittadini squillacesi, che, come rimarcato da Muccari, «pagano per via di una politica sbagliata nel corso degli anni precedenti». «Se non fossimo sull’orlo del dissesto – ha aggiunto – non avremmo portato la pressione fiscale al massimo.
Ma stiamo facendo ordine, unificando il settore della nettezza urbana». Sostegno all’azione dell’amministrazione è giunto dai due gruppi consiliari di minoranza: Ruggero Mauro (“Aria Nuova”) ha affermato che «siamo costretti ad approvare atti impopolari, per uscire da una fase preistorica del modo di fare politica»; Franco Scicchitano (“Riviviamo Squillace”) ha parlato di «voto importante ad atti rivoluzionari, condivisi dall’amministrazione con la minoranza».
Ma c’è un’altra opposizione dura, che arriva dal consigliere Enzo Lioi, passato dalla maggioranza al gruppo misto, il quale, nel suo intervento, ha evidenziato «l’aumento brutale delle tariffe, a carico dei cittadini». «La precedente amministrazione – ha aggiunto Lioi – non ha mai ritoccato i tributi, voi li aumentate senza logica. Anche in fatto di “Iuc”, “Tasi” e “Imu”, state facendo un’operazione di macelleria sociale.
Qui si rischia una rivolta sociale. Si fanno aumenti a dismisura senza equità». Ma la maggioranza è ferma nel suo intento: c’è un piano di riequilibrio in fase di riconoscimento dagli organi competenti, c’è una situazione economica disastrosa, il taglio dei trasferimenti e tanti debiti contratti; c’è soprattutto l’ombra del commissario “ad acta” per la gestione finanziaria dell’ente.
«Noi – ha concluso il primo cittadino – non ci dimetteremo, ma siamo impegnati a cambiare registro, a tagliare le spese e a risanare i conti».
Salvatore Taverniti
speriamo che ci sia anche un cambio di rotta su risparmio dei costi di gestione dell’ente e una più ferma lotta all’evasione contributiva affinchè il risanamento non ricada solo su chi ha già pagato e continuerà a pagare salato la propria onestà