Si è svolta con successo la “tre-giorni” squillacese dedicata alla memoria di don Domenico Cirillo, in occasione del duplice anniversario che ricorre quest’anno (100 anni dalla sua nascita e 25 anni dalla morte).
Il sacerdote, nato a Cardinale nel 1912, ha svolto gran parte della sua missione pastorale a Squillace, lasciando nella comunità tracce indelebili del suo apostolato.
Il 3 agosto, nell’anfiteatro del santuario della Madonna del Ponte, la Pastorale giovanile “Giovanni Paolo II” ha onorato la personalità del sacerdote con il concerto di musica sacra e di poesia dal titolo “Don Domenico Cirillo, apostolo di Maria”.
Il 4 agosto, nella sede dell’associazione “Domus Pacis”, presieduta da Mario Caso, ha avuto luogo la presentazione e la benedizione di un affresco realizzato dal giovane artista Nicola Talarico e raffigurante don Cirillo ed è stato intitolato alla sua memoria il salone socio-ricreativo.
Di sera, nella chiesa di San Matteo, è stato proiettato un video-documentario sull’intera vita di don Cirillo, presenti anche il sindaco di Squillace Guido Rhodio e l’arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone, mentre il presidente del comitato organizzatore, Carlo Mauro, ha consegnato alcuni attestati di benemerenza.
Mercoledì scorso, invece, presso il santuario della Madonna del Ponte, si è svolta una tavola rotonda con diverse testimonianze sulla figura e l’opera di don Cirillo, presenti anche i nipoti e i pronipoti del sacerdote. Il sindaco di Squillace Rhodio ha ricordato il grande amore che il sacerdote ebbe per Squillace e per l’intera diocesi; il consigliere comunale di Roma Capitale Domenico Naccari si è detto colpito dalle sue opere; il presidente dei Calabresi nel Mondo Gennaro M. Amoruso si è soffermato sull’impegno di don Domenico nel settore dell’emigrazione; il vicario generale mons. Raffaele Facciolo ha parlato della sua figura di educatore in seminario; don Giuseppe Megna lo ha ricordato come parroco, pastore di Cristo.
Altre testimonianze sono giunte dal sindaco di Cardinale Amedeo Orlando, dal giudice Vito Cesareo, dal docente universitario Carmelo Carabetta e dal rettore del santuario don Emidio Commodaro.
Infine, è stata inaugurata la mostra fotografica sul santuario di ieri e di oggi e su alcuni momenti di vita di don Cirillo.
Salvatore Taverniti