Civitasquillace chiede l’annullamento della delibera del Piao (piano integrato di attività e organizzazione)

Annullamento in autotutela della delibera di Giunta con cui è stata adottata la modifica e l’integrazione del Piao (piano integrato di attività e organizzazione), l’organizzazione del capitale umano e il piano triennale dei fabbisogni del personale, e il conseguente annullamento delle determine con cui la segretaria comunale ha pubblicato gli avvisi di mobilità volontaria esterna tra enti per la copertura di un posto di istruttore direttivo contabile e di un posto di istruttore tributario.
Li chiedono i consiglieri comunali del gruppo di opposizione Civitasquillace, Pasquale Muccari e Stefano Carabetta con un’istanza rivolta al sindaco di Squillace Enzo Zofrea, alla Giunta e alla segretaria comunale. Gli stessi parlano di atti viziati e illegittimi per una serie di motivazioni.
Secondo Muccari e Carabetta, la delibera di modifica del Piao sarebbe stata adottata senza indicare quale sia la variazione programmata. «È un atto – ribadiscono – privo dell’indicazione dell’oggetto specifico; manca, inoltre, di motivazione in quanto vi è un generico riferimento ad un presunto “fine di rendere la programmazione maggiormente aderente alle esigenze del Comune di Squillace”.
Secondo la giurisprudenza, invece, gli atti di riorganizzazione devono rispondere a dimostrate esigenze operative. La delibera poi è illegittima perché non risultano rispettati gli obblighi di pubblicazione all’interno della sezione “Amministrazione trasparente”, è stata posta in essere in violazione del termine previsto per legge per la sua adozione e risulta anche totalmente mancante il riferimento alla spesa del personale; non c’è neanche la previsione della riserva ai congedati dell’esercito».
Secondo Muccari e Carabetta, l’illegittimità della delibera di Giunta si riverbera anche sugli atti e sulle determinazioni adottate dalla segretaria comunale in relazione agli avvisi di mobilità volontaria.
I due consiglieri, pertanto, diffidano il sindaco, l’amministrazione comunale e gli uffici a provvedere all’annullamento in autotutela di tutti gli atti segnalati in quanto illegittimi e invalidi, riservandosi di intraprendere ulteriori iniziative e di provvedere a nuove denunce.

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 26 set 2024

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