Salvatore Taverniti
Cambia la composizione della giunta municipale al Comune di Squillace. Il sindaco Pasquale Muccari ha firmato il nuovo decreto di nomina degli assessori. Oltre ai riconfermati Stefano Carabetta, vicesindaco e assessore agli affari generali e la legalità, Rosetta Talotta (servizi sociali), Franco Caccia (programmazione, turismo e politiche giovanili), in giunta entra anche la consigliera di maggioranza Cinzia Mellace, a cui la delega, forse ai tributi e alle riscossioni, sarà attribuita prossimamente.
Il già assessore Gregorio Talotta, invece, avrà l’incarico di collaborazione e supporto al sindaco e alla giunta, a titolo gratuito, in relazione alle strategie da porre in atto nel settore del governo del territorio. «Avevo già reso pubblico nella seduta di insediamento del consiglio comunale – afferma il sindaco – che la giunta nominata aveva carattere di provvisorietà afferente alla disponibilità procrastinata della consigliera Cinzia Mellace ad assumere l’incarico che oggi di fatto si determina.
Tale concetto è stato più volte ribadito attraverso dichiarazioni alla stampa locale, e quindi quella scelta era determinata dalla necessità di fare fronte all’avvio di un’attività difficile, sia per il dissesto in corso, sia per la complessità delle problematiche da affrontare, per le quali era indispensabile l’esperienza dell’ingegnere Gregorio Talotta. All’epoca della nomina della prima giunta, inoltre, avevo regolarmente proceduto ad un’istruttoria per reperire la figura necessaria in termini di competenza e professionalità, senza risultato compatibile con le contingenti esigenze ora superate».
Non si può sottacere tuttavia che nella decisione del sindaco di nominare la nuova giunta abbia pesato il ricorso presentato al Tar dalla capogruppo di minoranza di “Squillace in movimento” Anna Maria Mungo insieme ad altre persone e sostenuto dai due gruppi di opposizione.
Questi ultimi avevano definito illegittima la giunta, in quanto era stata ignorata la normativa sulla rappresentanza di genere (le cosiddette “quote rosa”) e avevano invitato il sindaco a revocare l’atto e a procedere alla costituzione della giunta secondo legge.
Nella seduta dell’11 settembre scorso il Tar ha rinviato la causa all’udienza del 18 dicembre, non pronunciandosi sulla domanda di sospensiva proposta dai ricorrenti.
Secondo i consiglieri di opposizione, la decisione del Tar ha obbligato il sindaco a fare “quadrare” i conti nella sua maggioranza.