Un masso si è staccato dal costone roccioso che si trova sotto il castello normanno di Squillace. La grossa pietra è andata a finire sulla strada sottostante, senza causare danni ad automobilisti e pedoni. Il fatto si è verificato nel tardo pomeriggio di domenica.
L’arteria interessata fa parte della strada provinciale 162/2, nel tratto urbano che collega la parte vecchia con la zona nuova della città, da via Damiano Assanti a viale Cassiodoro, denominato dai locali “Girone”. Il masso ha oltrepassato il parapetto in metallo collocato sul muro di contenimento del costone su uno dei lati della strada andando a sbattere al centro della carreggiata, provocando un piccolo avvallamento e finendo la sua corsa sulla ringhiera del marciapiedi rimasta per questo piegata.
Alcuni frammenti erano sparsi sull’asfalto, tanto che un automobilista di passaggio poco dopo, alla guida di una Daewoo Matiz, ne ha preso in pieno uno con la ruota causando alcuni danni al veicolo nella parte anteriore.
Lo stesso ha poi fermato il mezzo sul lato della strada anche per avvertire del problema gli automobilisti in arrivo e per avvisare le autorità comunali e la polizia municipale. Intanto, ieri il tratto di strada interessato è stato interdetto al transito veicolare e pedonale in via precauzionale dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco del distaccamento di Soverato.
Le transenne sono state poste nei pressi della chiesa di San Giorgio, da una parte, e a pochi metri dal distributore di carburanti, dall’altra. Inevitabili i disagi per il traffico veicolare, specie per i mezzi pesanti e gli autobus di linea costretti a percorrere la provinciale “delle Mandrelle” che collega i comuni dell’entroterra, mentre gli altri veicoli devono percorrere altre strade del centro storico.
Naturalmente ora si dovranno verificare le condizioni del costone al fine di prevenire eventuali nuovi distacchi di materiale roccioso; una situazione che, comunque, si dovrebbe definire nel più breve tempo possibile, vista anche la presenza delle apposite reti di contenimento.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud 8 nov 2022)