L’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace monsignor Claudio Maniago, ha presieduto ieri la messa crismale nella basilica cattedrale di Squillace con i presbiteri diocesani e i religiosi. Con l’arrivo di monsignor Maniago alla guida dell’arcidiocesi la messa crismale è da due anni che viene celebrata a Squillace dopo ben 43 anni. Prima del 2022, infatti, l’ultima era stata quella del 12 aprile 1979 presieduta dal vescovo dell’epoca monsignor Armando Fares.
La messa crismale o messa del crisma è la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo in cattedrale il mattino di giovedì santo o il pomeriggio del mercoledì santo con la partecipazione di tutti i presbiteri della diocesi e dove sono invitati tutti i fedeli. Questa messa ha il significato dell’unità della Chiesa raccolta intorno al suo vescovo. In questa occasione vengono consacrati gli oli santi: il santo crisma per l’unzione battesimale, la cresima e l’ordine sacro, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi.
Durante la celebrazione della messa tutti i presbiteri rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione. Per il loro valore simbolico e, seguendo una tradizione che affonda le sue radici in eventi biblici, la Chiesa, nuovo popolo di Dio, utilizza le unzioni con olio d’oliva come segno privilegiato del suo agire, in maniera diretta nel conferimento dei sacramenti, in maniera indiretta nell’eucarestia se si tiene conto che la mensa eucaristica, come anche le mura dell’edificio chiesa, sono stati oggetto di consacrazione nel rito di dedicazione.
Va ricordata anche la formula di assoluzione nel sacramento della riconciliazione che era accompagnata dall’imposizione delle mani e dell’unzione.
La messa crismale o messa del crisma è la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo in cattedrale il mattino di giovedì santo o il pomeriggio del mercoledì santo con la partecipazione di tutti i presbiteri della diocesi e dove sono invitati tutti i fedeli. Questa messa ha il significato dell’unità della Chiesa raccolta intorno al suo vescovo. In questa occasione vengono consacrati gli oli santi: il santo crisma per l’unzione battesimale, la cresima e l’ordine sacro, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi.
Durante la celebrazione della messa tutti i presbiteri rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione. Per il loro valore simbolico e, seguendo una tradizione che affonda le sue radici in eventi biblici, la Chiesa, nuovo popolo di Dio, utilizza le unzioni con olio d’oliva come segno privilegiato del suo agire, in maniera diretta nel conferimento dei sacramenti, in maniera indiretta nell’eucarestia se si tiene conto che la mensa eucaristica, come anche le mura dell’edificio chiesa, sono stati oggetto di consacrazione nel rito di dedicazione.
Va ricordata anche la formula di assoluzione nel sacramento della riconciliazione che era accompagnata dall’imposizione delle mani e dell’unzione.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 28 marzo 2024