Sono stati celebrati venerdì 7 settembre, nella cattedrale di Squillace, i funerali di Antonio Carello, l’editore morto a Roma il 5 settembre, all’età di 64 anni.
Squillacese, Carello aveva fondato, nel 1972, l’omonima casa editrice, che per un breve periodo era denominata “Diffusione editoriale calabrese” e che nel corso degli anni ha conquistato uno spazio significativo nel settore.
Carello aveva iniziato la sua attività pubblicando volumi di interesse prettamente calabrese. Successivamente ha allargato i settori di produzione, indirizzando le sue scelte verso la letteratura, la poesia e il teatro, dialettali e nazionali, senza trascurare i testi di religione, saggistica, diritto e i libri per l’infanzia. Per la qualità e la raffinatezza delle sue edizioni, è riuscito presto a conquistare una concreta fetta di mercato nazionale e una significativa presenza in molte università statunitensi.
Antonio Carello è il papà del giornalista Rosario, noto conduttore della trasmissione religiosa di Rai1 “A sua immagine”.
A Squillace vivono molti parenti dell’editore, tra cui i fratelli Francesco e Lina (gli altri fratelli, Pino, Mario, Alfredo e Rosetta risiedono in altre regioni d’Italia).
Il rito funebre è stato presieduto dal vicario generale dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, mons. Raffaele Facciolo, che ha concelebrato con altri sacerdoti.
L’arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone ha fatto pervenire un messaggio ai familiari.
Salvatore Taverniti