Nella solennità della traslazione delle reliquie di Sant’Agazio, patrono di Squillace e della diocesi, il 16 gennaio scorso, l’arcivescovo metropolita mons. Vincenzo Bertolone ha ordinato un nuovo diacono permanente.
Si tratta di Bruno Trovato, della parrocchia di San Nicola, di Squillace Lido.
La celebrazione ha avuto luogo nella cattedrale di Squillace, presenti, tra gli altri, l’arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani, il vicario generale mons. Raffaele Facciolo, i parroci don Giuseppe Megna e padre Piero Puglisi e molti presbiteri e religiosi dell’arcidiocesi; il sindaco di Squillace, Guido Rhodio e altre autorità.
Il nuovo diacono può amministrare il battesimo, distribuire l’eucaristia, assistere e benedire le nozze, portare il viatico ai moribondi, proclamare la Sacra Scrittura per istruire i fedeli, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sacramentali e dirigere il rito funebre.
Nell’omelia, mons. Bertolone, oltre che sulla figura di Sant’Agazio, si è soffermato sul significato del diaconato permanente al servizio della Chiesa. «Martirio e servizio – ha detto – sono entrambi vocaboli incastonati nella celebrazione di oggi. Il martirio è l’atto estremo che un credente in Cristo compie per lui: il nostro patrono Agazio si professò fedele a Cristo e subì il martirio.
E solo nel 2013, nel mondo sono stati 150 mila i cristiani uccisi. Anche i diaconi, che sono per sempre e per tutti, con il loro servizio testimoniano la fede a costo della propria vita».
Salvatore Taverniti