Cassiodoro il Grande, primo umanista, figura di grande rilievo tra le personalità che la Calabria può vantare. Scrisse oltre 500 lettere a governatori, papi, re e imperatori, a nome dei re goti (Le Variae), ma soprattutto ha fornito ai politici del medioevo uno straordinario trattato di scuola diplomatica insieme a un vademecum di comportamenti aristocratici. La sua autorità indicava a magistrati e giudici l’obbligo dell’onestà nel rispetto principe della verità. Filosofo, mistico, illuminato precursore, dalla Calabria al tempo di Teodorico, di un modo di intendere la cultura ed esercitare il potere della Chiesa, coniugando la scienza e l’arte, la musica e le altre spiritualità che fanno grande l’uomo.
Tutto questo si trova nell’agile, ma ugualmente corposo in fatto di informazioni, libro curato da Antonio Ghisalberti e Antonio Tarzia, edito da Jaca Book, uno dei tanti di una serie non ancora conclusa e sulla quale ha investito molte risorse e tanto impegno don Tarzia che di Cassiodoro è un grande estimatore. Ha intestato a lui l’omonima associazione culturale fondata una quindicina di anni fa e in suo nome ogni anno consegna un ambito e prestigioso premio a personalità della cultura, della scienza e della religione. Già, perché sopra a tutto Cassiodoro col suo Vivarium è stato il rappresentante di quell’umanesimo integrale che ha permesso di far incontrare la parola di Dio e quella degli uomini.
Questo libro raccoglie una grande messe di contributi che riescono a dare un’immagine pressoché completa di Cassiodoro e aiutano a comprenderne lo spirito. Come scrive nell’introduzione lo storico Franco Cardini, «la sua produzione letteraria rappresenta un complesso tentativo di fondere la cultura cristiana con la tradizione classica, un tentativo portato avanti da un uomo che pure aveva già vissuto, sotto i Goti, la lacerazione e allo stesso tempo la necessità di conciliare la romanitas con la cultura germanica». La “sua” Squillace è stata testimone del suo straordinario innovare e conservare allo stesso tempo: non a caso dal suo Vivarium (siamo nel VI secolo) hanno preso vita le radici culturali dell’Europa.
Flavio Magno Aurelio Cassiodoro fu dunque una poliedrica personalità: politico, letterato, biblista: un personaggio che molti giovani calabresi hanno cominciato a conoscere anche grazie alla sua storia a fumetti ideata da don Tarzia e che questo libro permette di guardare con ammirato stupore e profondo rispetto. Cassiodoro aveva fatto della parola scritta il modo di tramandare ai posteri un fondamentale patrimonio di cultura. (dl)