La città di Squillace ha il suo arbitro. Anzi, la sua arbitra. Perché la giovane Carla Megna è la prima donna arbitro squillacese iscritta alla sezione “Aia” di Catanzaro.
Un arbitro donna di bella presenza, come Carla, richiama sempre l’attenzione in un campo di calcio. Carla, 33 anni, è consulente in marketing e comunicazione, ama i viaggi, la lettura e lo sport. La sua passione è il calcio.
Tra marzo e giugno scorsi, in piena emergenza sanitaria, ha frequentato il corso online per arbitri di calcio, organizzato dalla sezione di Catanzaro dell’associazione italiana arbitri, riuscendo ad ottenere l’idoneità: tra gli otto nuovi arbitri che hanno superato gli esami ci sono tre donne e tra queste Carla Megna, le quali arricchiscono il nucleo delle “quote rosa” della sezione catanzarese.
Con il loro ingresso, infatti, le donne della sezione di Catanzaro sono 21, cioè il 10% della forza arbitrale sezionale. Sin dal primo momento, Carla ha dimostrato un forte interesse verso questa disciplina sportiva, venendo da subito annoverata nel gruppo degli assistenti arbitrali del comitato regionale arbitri Calabria, nella categoria “Promozione-Eccellenza”.
Il suo esordio è datato 20 settembre nella terna arbitrale della gara di Coppa Italia tra Gioiese e Bagnarese. Subito dopo esordisce in un campionato nazionale, arbitrando la gara femminile di serie C tra Catanzaro e Trani. Tutte le domeniche è impegnata sui campi di gioco calabresi a dirigere incontri calcistici maschili.
Una bellissima avventura per Carla in un mondo, quello arbitrale, solitamente maschile, ma che si sta cominciando a tingere di rosa, poiché sono tante le donne che scelgono di intraprendere questa carriera.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud