AD ANTRODOCO L’ULTIMA RESISTENZA GUIDATA DAL GENERALE GUGLIELMO PEPE
Il 7 marzo ricorre l’anniversario della prima Battaglia del Risorgimento passata alla storia come la Battaglia di Lesta, combattuta dall’esercito dei costituzionali napoletani guidati dal Generale Guglielmo Pepe contro l’armata austriaca guidata dal generale Frimont, inviata dallo imperatore d’Austria per soffocare le istanze di libertà che avevano costretto il Borbone a concedere la costituzione.
Gli eventi bellici si svolsero nell’arco di tre giorni lungo il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli con inizio nella piana reatina, dove gli austriaci che avanzavano subirono il bombardamento dei napoletani che avevano appostato i cannoni sui colli dell’Annunziata (Castelfranco) e al colle di Lesta (Villa reatina).
Giunti però a Rieti riuscirono a sopraffare gli uomini di Guglielmo Pepe che si ritirarono prima a Cittaducale, Castel Sant’Angelo, al Borghetto e subito dopo ad Antrodoco dove effettuarono l’ultima resistenza prima di risalire verso L’Aquila e Napoli.
Fu una battaglia sfortunata per un ritardo iniziale di un ufficiale dei napoletani che non rispettò gli orari fissati da gen. Pepe, ma soprattutto per la preponderanza del nemico: ottantamila contro venticinquemila.
L’evento, che la storiografia cataloga come la prima battaglia del Risorgimento, è rimasto quasi sconosciuto durante tutto il secolo ventesimo, malgrado la sua particolareggiata descrizione da parte del prof. Angelo Sacchetti Sassetti fin dalla fine dell’ottocento.
Negli ultimi decenni si deve al comune di Antrodoco averlo riportato all’attenzione dei Sabini e degli italiani con l’apposizione lungo la via Salaria di un’ampia cartellonistica di natura storico-turistica.
Nuovi studi, condotti prima dal prof. ing. Luciano Tribiani e successivamente dal col. dott. Lino Martini, hanno poi finalmente fatto piena luce sui fatti storici con documenti e finalmente da qualche anno la Sabina ha una cognizione rispondente al vero di uno degli eventi che i nostri avi vissero sulla loro pelle in diretta (live), come si dice oggi nel gergo televisivo
Così è venuto meno l’equivoco che la battaglia si svolgesse solo ad Antrodoco, che una superficiale conoscenza dell’evento aveva divulgato, e si è chiarito che lo scontro principale avvenne a Rieti, lungo il fosso Ranaro a Villa Reatina, che all’epoca segnava il confine tra lo stato pontificio ed il Regno delle due Sicilie alle pendici del colle San Mauro che faceva parte del primo e del colle di Lesta che faceva parte del secondo.
Per decenni in quella località ha campeggiato una scritta nello stile aulico dell’ottocento, in latino, che ricordava l’evento, nei pressi del Casino Stoli.
Da rietinvetrina.it