Avvistata sulla spiaggia di Squillace una tartaruga caretta caretta

Nell’ultima edizione di “Ondarock in Green”, l’evento dell’associazione La Rete di Squillace per sottolineare l’importanza della salvaguardia per la tutela della biodiversità nel sito naturalistico di importanza comunitaria Oasi Scolacium, gli attivisti del sodalizio avevano, tra l’altro, segnalato la spiaggia di Squillace tra quelle monitorate per il progetto “TartAmar” del Wwf Calabria.
Domenica scorsa, ecco la bella sorpresa: è arrivata la segnalazione dell’avvistamento su quella spiaggia di una tartaruga caretta caretta. Dopo avere deposto le uova, l’animale è rientrato in acqua. Ne danno notizia gli stessi responsabili de La Rete. Nel pomeriggio i volontari del Wwf di Crotone sono intervenuto sul posto per mettere in sicurezza il nido. Il progetto denominato “TartAmar” si prefigge lo scopo di individuare per tempo i nidi di tartaruga, mettendoli in sicurezza ove vi siano pericoli connessi alla presenza antropica, fino al momento della schiusa delle uova e della corsa delle tartarughe neonate verso il mare.
«La stagione di riproduzione delle Caretta Caretta – è l’appello de La Rete – è ancora lunga. Occhio alle tracce; se le trovate chiamate la Capitaneria di porto e rispettiamo tutti la natura». La zona dove si è registrato l’avvistamento è prossima al sito di importanza comunitaria “Oasi di Scolacium”, che comprende la zona di pertinenza di località “Governatore” di Squillace. Istituito dopo un complesso e articolato iter amministrativo, avviato oltre 20 anni fa, fa parte della rete europea Natura 2000 della provincia di Catanzaro.
Ogni intervento all’interno di esso è soggetto a una procedura di valutazione di incidenza finalizzata alla conservazione dell’habitat naturale, della flora e della fauna selvatica.
Il sito assume anche rilevanza per la nidificazione della tartaruga marina caretta caretta e per la tutela delle piante pioniere tipiche degli ambienti sabbiosi e dunali. L’area, inoltre, fa parte della cosiddetta fascia frangivento, impiantata lungo tutta la fascia costiera ionica, a partire dagli anni Cinquanta, rimboschita con i cantieri forestali.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 11 luglio 2024

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