«Si registra una lieve flessione della raccolta di sacche di sangue rispetto al 2014 dovuta soprattutto ad un calendario di turnazione poco favorevole delle autoemoteche».
Lo ha affermato il presidente dell’Avis di Squillace, Pino Manoiero, nel corso di un incontro organizzato per fare il punto dell’attività del sodalizio dei donatori del sangue, presente anche il vicepresidente dell’Avis provinciale Salvatore Cavallaro.
Il presidente Manoiero ha esposto ai soci un dettagliato resoconto dell’attività associativa, partendo dal dato dei 220 soci donatori iscritti e delle 300 unità di sangue raccolte nei tre comuni di afferenza (Squillace, Amaroni e Stalettì).
Ha poi rilevato che il 2016 sarà l’ultimo anno in carica del consiglio direttivo ed ha auspicato un ricambio generazionale. «Le risorse non mancano – ha aggiunto – in quanto la percentuale dei giovani donatori tra i 18 e i 30 anni è raddoppiata negli ultimi tre anni».
Fra i più importanti svolti, Manoiero ha posto l’accento sul progetto per la valutazione della insulino-sensibilità e della funzione cardio-vascolare nei donatori di sangue, promosso dal Policlinico Universitario di Catanzaro e convenzionato con Avis Regionale Calabria.
Altri progetti riguardano due tappe del “Camper della salute” nel territorio di Squillace, in cui si svolgeranno visite oculistiche per la prevenzione del glaucoma, l’esame Moc (mineralometria ossea computerizzata) per le donne interessate e il Psa per i donatori uomini over 50. Gli avisini di Squillace, inoltre, si pongono per l’anno 2016 l’obiettivo di raggiungere le 400 unità di sangue raccolte.
Salvatore Taverniti