Ha compiuto la veneranda età di 100 anni, a Squillace, la signora Raffaela Marcella, nata il 9 gennaio 1914.
Per “nonna” Raffaelina è stata organizzata una festa, alla quale hanno preso parte i parenti, alcuni amici e il sindaco.
La donna, fino ad una certa età, ha lavorato come collaboratrice alla scuola materna squilacese; dopo il matrimonio ha fatto solo la casalinga. Figlia di Giuseppe, cantoniere, e di Antonia Rodoquino, la prima bidella della scuola di Squillace, Raffaelina ha sposato il falegname mastro Ciccio Megna, uno dei più apprezzati e seri rappresentanti dell’artigianato squillacese, morto alcuni anni fa.
A casa sua erano presenti le sei figlie (Rosetta, Nina, Paola, Antonietta, Annamaria e Pina), i diciassette nipoti e gli altrettanti pronipoti, ma anche i nipoti di quinta generazione, i piccoli Antonio e Anita.
Raffaelina ha raggiunto l’invidiabile traguardo del secolo di vita con lucidità e buona salute, salvo gli acciacchi dell’età. Ha assunto sempre un’alimentazione leggera, olio crudo, carni bianche, nessun fritto, molta acqua, ma niente alcolici.
Sono tantissimi naturalmente i ricordi che conserva del secolo trascorso, compone i numeri del telefono senza difficoltà, anche quelli dei cellulari, guarda la tv ed è ancora relativamente autosufficiente.
Il sindaco Guido Rhodio le ha donato un fascio di fiori e una pergamena, a nome dell’intera città di Squillace, definendola «splendido e generoso esempio di sposa, madre e cittadina operosa e gentile».
Immancabile la torta, a forma di numero 100; mentre il vicario generale dell’arcidiocesi mons. Raffaele Facciolo ha officiato una messa di ringraziamento al Signore per i cento anni di “nonna” Raffaelina.
Salvatore Taverniti