Con l’arrivo dei primi fratini sulle spiagge calabresi è partita l’attività di monitoraggio dei volontari Lipu. Il fratino è un piccolo uccello che nidifica sulle spiagge calabresi facendo solo una piccola buchetta poco profonda sulla sabbia. Per le modalità di nidificazione e in seguito allo sfruttamento del suo habitat, la popolazione italiana del fratino è andata incontro ad forte declino, diminuita di oltre il 50% negli ultimi dieci anni. La specie è considerata in pericolo.
Il progetto “Fratino Calabria” della Lipu monitora anche la zona marina dell’Oasi Scolacium, a Squillace Lido, ma i volontari, in coordinamento con il Comitato nazionale per la conservazione del fratino, sono impegnati fino al mese di agosto su circa 60 chilometri di costa tra Ionio e Tirreno, alla ricerca di questo raro limicolo al fine di segnalarne e proteggerne le nidificazioni e raccogliere dati sulla popolazione calabrese della specie.
All’attività di monitoraggio viene affiancata un’opera di sensibilizzazione, diretta alle amministrazioni locali e alla popolazione, utile ad informare sui pericoli e sulle minacce che stanno conducendo questa specie sull’orlo dell’estinzione. La Lipu Calabria, infatti, ha inviato messaggi a 32 sindaci di comuni costieri, agli enti gestori dei parchi marini e al comando regionale dei Carabinieri Forestali per informarli dell’attività di monitoraggio.
Vengono richieste ai Comuni anche misure per salvaguardare lo stato di conservazione delle spiagge e per garantire la sopravvivenza stessa del fratino oltre che delle altre specie animali, come il corriere piccolo e la tartaruga caretta caretta. Le attività antropiche più impattanti per il fratino e le altre specie sono la pulizia meccanica delle spiagge, il libero accesso a veicoli quali fuoristrada, quad e moto, l’introduzione di cani non tenuti al guinzaglio e la movimentazione di grandi banchi di sabbia. Come reso noto dalla Lipu, il fratino è un indicatore ecologico dello stato di salute delle nostre spiagge; la sua presenza ci ricorda che gli arenili possono essere altro, non solo aree adibite a relax e divertimento. «Proteggere il fratino – sottolinea la Lipu – significa proteggere l’intero ecosistema costiero. La presenza del fratino, peraltro, è uno dei parametri per l’assegnazione della bandiera blu.
Quindi, una gestione della spiaggia corretta e poco impattante e la conseguente presenza di specie rare e minacciate sarebbero esempio di un’amministrazione virtuosa, che promuove un turismo diverso, aggiungendo all’aspetto ludico e ricreativo una maggiore valorizzazione dell’ambiente, del quale anche la specie umana è parte integrante e dovrebbe essere proprio interesse mantenerlo in buono stato di salute. Facciamo appello alle istituzioni e ai cittadini che vogliano collaborare con noi in un’ottica di “citizen science”, che possa monitorare e proteggere questa straordinaria specie. La conoscenza è un’arma efficace contro deturpazioni, opere inutili, illeciti ambientali e interessi economici di pochi».