Aprire la Torretta alle visite. È l’appello che lancia il consigliere comunale di opposizione Enzo Zofrea all’amministrazione locale. L’antico monumento è ubicato nel sito denominato “Vecchio castello”. Nel 2011 l’amministrazione comunale aveva commissionato, per la prima volta, una campagna di scavi archeologici in quella struttura posta sull’altura prospiciente il castello con il quale comunica a vista. «Squillace – afferma Zofrea – ha un patrimonio culturale e paesaggistico che non ha nulla da invidiare a tanti altri comuni dove il turismo è una fonte importante per lo sviluppo economico.
Nei giorni scorsi la nostra città è stata visitata da diversi turisti. Spiace dover rimarcare le solite mancanze dell’amministrazione comunale. I monumenti a gestione comunale, sono e restano chiusi, anche nei giorni di festa. Squillace può essere bellissima, ma non lo è. Domandiamoci tutti il perché». Secondo Zofrea, si può fare qualcosa mettendo mano alle cose della quotidianità. «Un primo esempio poco costoso – precisa – è l’apertura della Torretta.
Perennemente chiusa alle visite, pare non importi a nessuno che uno squillacese o un turista possa accedervi per poter ammirare la città, il nostro verde e le stupende colline che circondano il centro cittadino. Costi per riqualificarla ed aprirla? Poche migliaia di euro. Una ripulita sulla scalinata, sulla quale magari appendere dei poster esplicativi che richiamano la Squillace di un tempo.
Basterebbe poter prenotare online la propria visita all’ufficio del turismo e, accompagnati, si potrà salire ed ammirare il panorama».
Sempre secondo quanto proposto dal consigliere, saranno indispensabili degli accorgimenti quali un paio di telescopi e dei binocoli da fornire ai visitatori, dei cartelli informativi, una brochure, un biglietto d’accesso a costi minimi che nel contempo dia diritto alla visita al castello, ad alcuni musei o a mostre particolari del momento. «Con l’estate alle porte – conclude Zofrea – il Comune deve fare di più, dimostrando di credere davvero nel turismo a partire dalla cura del centro storico che in queste festività è apparso non all’altezza di uno dei borghi più belli d’Italia».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 27 aprile 2022)