Anche la comunità di Squillace e del comprensorio ha vissuto il momento di grazia e di perdono con l’apertura della “Porta santa” nella basilica cattedrale di Squillace.
La solenne concelebrazione, svoltasi domenica 20 dicembre, è stata presieduta dall’arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, mons. Antonio Cantisani, alla presenza del vicario generale mons. Raffaele Facciolo, dei parroci e dei sacerdoti locali e della foranìa, dei rappresentanti di gruppi, movimenti e associazioni.
Tra le centinaia di fedeli arrivati a Squillace anche non pochi rappresentanti delle istituzioni civili e militari.
I fedeli hanno attraversato in corteo la piazza principale della città per ritrovarsi davanti alla “porta santa” della basilica e vivere comunitariamente la gioia dell’evento giubilare, voluto da Papa Francesco.
La porta scelta è quella che dà accesso, dall’esterno, alla navata destra della basilica cattedrale: il recarsi pellegrini in cattedrale e varcare la “Porta santa della misericordia” è un gesto che potrà essere ripetuto durante il corso dell’anno giubilare sia dalle comunità parrocchiali sia dai singoli.
«L’anno giubilare straordinario della misericordia che ci apprestiamo a vivere – ha affermato mons. Cantisani – sia momento di perdono e di riconciliazione per tutti. Attraversare la porta santa è segno di vita nuova. Noi tutti dobbiamo essere operatori di misericordia, artigiani del perdono e specialisti di riconciliazione.
Il mio augurio è di essere noi una porta sempre aperta e di vivere con gioia nella certezza che il Signore è con noi».
Salvatore Taverniti