Il castello normanno-svevo, il più importante monumento di Squillace, da ieri (28 maggio) è stato riaperto al pubblico. Dopo un lungo periodo di chiusura dovuto all’emergenza sanitaria, è pronto ad accogliere i visitatori del borgo medievale anche per questa estate. Da cinque anni la gestione del monumento è affidata alla società “I Giardini di Hera”, diretta dall’archeologa Chiara Raimondo e che vede una compagine sociale a maggioranza femminile: archeologi, economisti ed esperti di organizzazione eventi. Il progetto culturale è finanziato con il Por Calabria e viene sostenuto dal Comune di Squillace.
Gli operatori hanno provveduto alla sanificazione e igienizzazione di tutti i locali chiusi, dalla biglietteria, alla caffetteria, ai bagni, all’intero museo. Si è proceduto soprattutto alla bonifica delle aree esterne. Con l’assessore comunale al turismo Franco Caccia si è tenuto, intanto, un incontro per definire gli aspetti organizzativi e la questione della proroga della scadenza della convenzione, in quanto il castello è rimasto chiuso al pubblico dallo scorso mese di ottobre. Secondo quanto anticipato da uno dei responsabili della gestione, Salvatore Grillone, quella che inizierà a breve sarà una stagione ricca di eventi che culminerà con il grande evento del “Festival dei Mondi Medievali”, in programma dal 10 al 13 agosto.
Si prevedono visite guidate, convegni, presentazione di libri, mostre a tema, ma anche laboratori didattici, cinema medievale, corsi di tarantella e musica dal vivo. Il programma dettagliato degli eventi sarà reso noto nei prossimi giorni. Dal primo giugno al 30 settembre il castello è aperto da martedì a domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20; dal primo al 25 agosto, apertura straordinaria serale anche dalle ore 21.30 alle 24.
La maggiore attrazione del castello consiste nella “Sala dei guerrieri”, dove sono esposti gli scheletri dei due guerrieri del 1200 rinvenuti nel corso della campagna di scavi archeologici del 1994. Ma anche le scoperte della successiva campagna di scavi, diretti dalla stessa archeologa Raimondo, hanno dato importanti risultati sulla ricerca sui luoghi di Cassiodoro e sulla Squillace bizantina e altomedievale.
Si tratta del ritrovamento di una necropoli risalente al VI-VII secolo, al di sotto della fase normanna del castello. Interessante il rinvenimento di una brocchetta, che permette di datare la necropoli al delicato periodo di transizione tra la tarda antichità e l’Altomedioevo, che costituisce la certezza archeologica della presenza di un insediamento bizantino sulla sommità del colle di Squillace, evento di grande importanza che fornisce un fondamentale tassello nella ricostruzione della storia di uno dei territori più importanti della nostra regione.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 29 maggio 2021)