Schiuma e colore scuro dell’acqua. Sembra presentarsi così, in questi giorni, il torrente Ghetterello che, congiungendosi con l’Alessi, sfocia in mare a Squillace Lido.
E’ l’allarme lanciato sui social da alcuni cittadini, che hanno postato fotografie che documentano inequivocabilmente le condizioni del fiume che attraversa il territorio di Squillace e di alcuni comuni vicini. Una situazione che in tanti giudicano preoccupante e che occorrerebbe approfondire.
Sembra che la situazione sia legata alla campagna oleicola in atto e che il fiume assuma la colorazione scura per probabili scarichi dell’acqua di vegetazione della lavorazione delle olive.
Nei pressi del corso d’acqua si percepisce addirittura l’odore tipico che si spande nell’aria. Lo testimoniano diverse persone che hanno la propria abitazione in linea d’aria vicino al torrente.
Non si sa se si tratti di veri e propri scarti della molitura delle olive o di altri liquidi ricchi di sostanze oleose, che potrebbero risultare inquinanti.
La normativa prevede che questi scarti vengano accumulati dentro vasche sigillate e poi inviati ai depuratori abilitati o versati nei terreni di proprietà, con una modalità ben definita, per non danneggiare l’ambiente.
Su alcuni siti specializzati si legge che i frantoi, oltre all’olio, producono acque reflue di lavaggio, acque di vegetazione (che sono di colore scuro ed emanano un forte odore di olio) e le sanse, cioè la parte fibrosa del frutto e i noccioli frammentati.
Mentre le prime possono essere scaricate nella pubblica fognatura, con il frantoio regolarmente allacciato alla rete e con idonea autorizzazione allo scarico, le acque di vegetazione e le sanse vanno correttamente gestite, secondo precise normative che ne stabiliscono lo smaltimento e l’utilizzo per scopi agronomici.
E’ necessario, dunque, che ciò che è stato segnalato a Squillace venga controllato al più presto dalle autorità competenti, per verificare eventuali irregolarità.
Salvatore Taverniti