Hanno avuto inizio nei giorni scorsi a Squillace tre progetti di Servizio civile che vedono impegnati 18 ragazzi su tematiche e obiettivi importanti. Lo rende noto il responsabile del Centro studi Futura di Squillace Enzo Zofrea che ha seguito le procedure di selezione nei mesi scorsi. «Una giornata è stata dedicata per conoscersi – afferma – compilare la modulistica, conoscere progetti, iter e pensare insieme ai prossimi passi. Un’opportunità per i nostri giovani, risorsa per il nostro territorio».
Il servizio civile consente di ottenere i crediti formativi da spendere nel corso degli studi universitari, conseguire un attestato di partecipazione al servizio civile, avere il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite e il riconoscimento del servizio ai fini del trattamento previdenziale. L’esperienza svolta sarà valutata nei concorsi pubblici con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato nella pubblica amministrazione e può valere come titolo di preferenza.
Nello specifico, i progetti di servizio civile universale che si svolgono a Squillace sono “Assistenza e prevenzione delle dipendenze come contrasto al disagio giovanile”, “La biblioteca come luogo resiliente nella comunità, presidio di inclusione” e “Assistenza e prevenzione come contrasto al disagio adulto”, per sei posti ciascuno.
Le attività hanno la durata di dodici mesi, mentre il compenso è di circa 440 euro mensili, generando un indotto di circa 100 mila euro che a cascata avrà ricadute positive su tutta la comunità locale.
«Nel frattempo – aggiunge Zofrea – ho già presentato un nuovo progetto per ulteriori 20 volontari, in questo momento in fase di istruttoria da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e che se approvato farà salire a 38 i ragazzi impegnati nella nostra comunità. Un augurio di cuore a tutti i ragazzi per un anno pieno di entusiasmo, impegno, conoscenza e formazione. Andiamo avanti ben sapendo che per essere credibili le uniche parole che contano sono i fatti».
Il servizio civile consente di ottenere i crediti formativi da spendere nel corso degli studi universitari, conseguire un attestato di partecipazione al servizio civile, avere il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite e il riconoscimento del servizio ai fini del trattamento previdenziale. L’esperienza svolta sarà valutata nei concorsi pubblici con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato nella pubblica amministrazione e può valere come titolo di preferenza.
Nello specifico, i progetti di servizio civile universale che si svolgono a Squillace sono “Assistenza e prevenzione delle dipendenze come contrasto al disagio giovanile”, “La biblioteca come luogo resiliente nella comunità, presidio di inclusione” e “Assistenza e prevenzione come contrasto al disagio adulto”, per sei posti ciascuno.
Le attività hanno la durata di dodici mesi, mentre il compenso è di circa 440 euro mensili, generando un indotto di circa 100 mila euro che a cascata avrà ricadute positive su tutta la comunità locale.
«Nel frattempo – aggiunge Zofrea – ho già presentato un nuovo progetto per ulteriori 20 volontari, in questo momento in fase di istruttoria da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e che se approvato farà salire a 38 i ragazzi impegnati nella nostra comunità. Un augurio di cuore a tutti i ragazzi per un anno pieno di entusiasmo, impegno, conoscenza e formazione. Andiamo avanti ben sapendo che per essere credibili le uniche parole che contano sono i fatti».
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 5 settembre 2023