Quando già si avvicinava al centenario si è spento a Lecco, alla bella età di 99 anni, Agazio Teti, nato a Squillace il 29 settembre 1917, da Gregorio e da Maria Froio, e vedovo della signora Lina Samà. Era uno degli ultimi reduci della seconda guerra mondiale, chiamato alle armi nel 1938 e subito assegnato al deposito misto “Guardia alla frontiera” (Gaf) del secondo Corpo d’armata e aggregato nel giugno 1940 in territorio dichiarato in stato di guerra.
Ha partecipando alle operazioni svoltesi alla frontiera alpino occidentale, con il settimo reggimento “Artiglieria Gaf” e, quindi, nel 1941 a quelle svoltesi alla frontiera italo-jugoslava con il 25.mo “Settore di copertura” in Balcania (territori dell’ex Jugoslavia), e con l’80.mo reggimento “Artiglieria Div. Spezia”.
Qui venne catturato dalle forze armate inglesi e successivamente rimpatriato. Teti era persona splendida per carattere e per modi affabili e generosi, molto legato alla sua cara Squillace, che aveva dovuto lasciare con la sua famiglia per esigenze di lavoro intorno agli anni Sessanta, e di cui aveva costante e viva nostalgia, mantenendo cari rapporti con le tradizioni locali e con gli amici compaesani.
Negli anni di permanenza a Squillace fu un lavoratore esemplare, unendosi agli altri suoi colleghi nelle difficoltà occupazionali di quegli anni, ma sempre equilibrato ed impegnato nelle attività cattoliche e sociali che si organizzavano nella bella comunità postbellica.
Molti suoi concittadini ed amici carissimi, tra cui l’ex presidente della Regione ed ex sindaco Guido Rhodio, hanno subito telefonato ai figli di Teti, Gregorio e Concetta, per manifestare la loro affettuosa vicinanza e solidarietà.
Salvatore Taverniti