Un pino secolare, sulla strada per Stalettì, da annoverare fra gli alberi monumentali

Un pino secolare che dovrebbe essere annoverato fra gli alberi monumentali. È quello situato nei pressi del campo tiro a volo “Marchese N. Zizzi”, in territorio di Squillace sulla strada provinciale 122 per Stalettì. Per la sua bellezza e maestosità dovrebbe essere tutelato da eventuali incendi che si verificano nella zona, come quello verificatosi proprio nelle scorse settimane poi spento grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco.
La segnalazione è stata fatta dal giornalista stalettese Salvatore Condito, il quale, da semplice cittadino, aveva scritto qualche anno fa al sindaco di Squillace per sollecitare gli interventi previsti dalla normativa in materia; e nei giorni scorsi ha replicato la richiesta all’attuale sindaco squillacese, sottolineando di avere «notato che in estate, a causa di piromani, l’albero rischia di essere distrutto».
«Volevo segnalare – ha aggiunto – l’opportunità di censirlo e chiedere alla Regione Calabria che venga inserito tra gli alberi monumentali, al fine di tutelarlo e proteggerlo». Il pino presente nella zona indicata potrebbe avere un’età centenaria. Per quanto riguarda la normativa in materia, la prima forma di protezione degli alberi monumentali risale ad una legge 1939 poi assorbita dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Il Corpo Forestale dello Stato, nel 1982, avviò il primo censimento nazionale degli alberi di notevole interesse, per individuare e catalogare quelle piante che presentavano particolari caratteristiche come dimensioni eccezionali, forme singolari, qualità estetiche e valore storico. Sorprendente la quantità di dati raccolta: l’Italia ha un patrimonio di monumenti verdi forte di 22 mila “alberi di notevole interesse”. Tra questi oltre duemila sono definiti di “grande interesse” e ben 150 di “eccezionale valore storico o monumentale”.
Nella Regione Calabria  sono stati censiti 35 alberi monumentali, di cui otto ritenuti di eccezionale valore storico o monumentale. Con lo stesso Codice dei beni culturali e del paesaggio lo Stato ha dato maggiore importanza e responsabilità alle Regioni anche sulla tutela degli alberi monumentali. Con l’entrata in vigore delle norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, poi, è stata introdotta la definizione di “albero monumentale” e vengono dettate disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale.
Il Decreto ministeriale del 23 ottobre 2014 stabilisce i principi e i criteri direttivi per il censimento degli alberi monumentali. Il censimento è realizzato dai Comuni sia mediante ricognizione territoriale con rilevazione diretta e schedatura del patrimonio vegetale sia a seguito di recepimento, verifica specialistica e conseguente schedatura delle segnalazioni provenienti da cittadini, associazioni, istituti scolastici, enti territoriali. L’iter prosegue con la segnalazione alla Regione e, infine, al Ministero delle politiche agricole.

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 13 set 2024

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