Sono stati presentati al castello di Squillace, nell’ambito della quinta rassegna letteraria e teatrale “Alla corte dei Borgia”, su iniziativa dell’associazione culturale Castellense, con “I Giardini di Hera” e Zefiro, i libri “Antologia poetica (1984-2024)”, che raccoglie l’opera poetica di Marcello Vitale, e “Lo sguardo dell’uomo – Marcello Vitale, magistrato illustre e insieme poeta civile” di Plinio Perilli. Hanno dialogato con Vitale le giornalista Carmela Commodaro e Tiziana Bagnato.
Un piacevole incontro culturale con protagonista il presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione Marcello Vitale, calabrese di Lamezia Terme, già presidente della prima sezione penale della Corte d’Appello di Roma.
Vitale è autore di diversi libri di prosa e di poesia. Plinio Perilli ha scritto la prefazione all’antologia poetica ed è autore della monografia delle opere del magistrato lametino.
Perilli, critico e saggista, è figlio del famoso scenografo Ivo Perilli (ricordiamo i film Riso Amaro e Il Lupo della Sila). Le due giornaliste hanno scandagliato l’animo poetico di Vitale, facendo gustare diverse sue liriche.
Dopo una fulgida carriera al servizio della magistratura, oggi è anche illustre scrittore e poeta. Nella sua esposizione Vitale non ha mancato di fare riferimento alla sua attività di magistrato. Tra le sue opere spicca il legal thriller “La bolgia dei dannati”, “Nessuno mi può giudicare – Non solo ’68. Storia d’amore a Torino tra una studentessa contestatrice e un magistrato del Sud”, e ancora “La donna della panchina”. È autore di nove raccolte di poesie e di tre romanzi, di cui due gialli.
Un piacevole incontro culturale con protagonista il presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione Marcello Vitale, calabrese di Lamezia Terme, già presidente della prima sezione penale della Corte d’Appello di Roma.
Vitale è autore di diversi libri di prosa e di poesia. Plinio Perilli ha scritto la prefazione all’antologia poetica ed è autore della monografia delle opere del magistrato lametino.
Perilli, critico e saggista, è figlio del famoso scenografo Ivo Perilli (ricordiamo i film Riso Amaro e Il Lupo della Sila). Le due giornaliste hanno scandagliato l’animo poetico di Vitale, facendo gustare diverse sue liriche.
Dopo una fulgida carriera al servizio della magistratura, oggi è anche illustre scrittore e poeta. Nella sua esposizione Vitale non ha mancato di fare riferimento alla sua attività di magistrato. Tra le sue opere spicca il legal thriller “La bolgia dei dannati”, “Nessuno mi può giudicare – Non solo ’68. Storia d’amore a Torino tra una studentessa contestatrice e un magistrato del Sud”, e ancora “La donna della panchina”. È autore di nove raccolte di poesie e di tre romanzi, di cui due gialli.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 7 ago 2024