Prosegue senza sosta l’attività dei militari del nucleo operativo di polizia ambientale dell’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Soverato a tutela dell’ambiente marino e costiero.
Dopo gli interventi dei giorni scorsi, fra l’altro nei territori dei comuni di Girifalco, Stalettì e Amaroni, le indagini si sono concentrate ora sul depuratore di acque reflue del Comune di Squillace, sito in località Fiasco Baldaya, che attualmente risulta demolito in quanto interessato da lavori di rifacimento.
Secondo quanto reso noto dalla Guardia Costiera, «nonostante l’impianto non fosse funzionante i reflui continuavano ad arrivare all’interno dello stesso per poi essere scaricati in un vicino canale senza subire alcun processo depurativo». Tempestivamente l’intero impianto è stato posto sotto sequestro penale e sono state formulate le ipotesi di reato di mancata osservazione del divieto di scarico e abbandono di rifiuti sul suolo e nelle acque superficiali.
A Squillace esistono quattro depuratori per i quali la Regione Calabria, sotto la presidenza di Mario Oliverio, ha assegnato un finanziamento di 600 mila euro utilizzato per l’adeguamento funzionale degli impianti di depurazione a fanghi attivi siti nelle località Poveromo, Madonna del Ponte e Donnatolla e per la sostituzione del depuratore ormai obsoleto situato, appunto, nella frazione Fiasco Baldaya.
In seguito alla gara d’appalto, bandita dalla precedente amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Pasquale Muccari, i lavori sono stati svolti dalla società Mke, azienda operante nel settore dei servizi ambientali con particolare riferimento al trattamento delle acque, che, però, successivamente è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria. Lo stesso ex sindaco Muccari riferisce che «gli amministratori giudiziari hanno chiesto al Comune di Squillace la risoluzione del contratto. Insieme al vicesindaco avevamo preparato il riscontro, ma non vi è stato il tempo di rispondere perché vi sono state le nuove elezioni comunali».
Appena insediatosi, il nuovo sindaco Enzo Zofrea, come primo atto, ha svolto un sopralluogo sui depuratori squillacesi constatando che nell’impianto di Fiasco Baldaya la ditta appaltatrice aveva cominciato i lavori con la demolizione delle vasche e che poi gli stessi lavori sono stati sospesi. Zofrea su ciò ha redatto una dettagliata relazione.
«Il nostro Comune – afferma – è parte lesa. Ho messo al corrente della vicenda anche la Guardia Costiera. Gli altri tre nostri depuratori sono regolarmente funzionanti. Come prescrizione, intanto, la Guardia Costiera ci ha invitato a intervenire per limitare i danni con l’utilizzo di una pompa. Ora dobbiamo indire una nuova gara per completare i lavori di rifacimento dell’impianto di Fiasco Baldaya e ripartire».
L’impegno della Guardia Costiera, intanto, continuerà ad essere costante e viene rivolto, soprattutto in questo periodo, su tutte le attività che potenzialmente possono recare nocumento all’ambiente marino e costiero.
Dopo gli interventi dei giorni scorsi, fra l’altro nei territori dei comuni di Girifalco, Stalettì e Amaroni, le indagini si sono concentrate ora sul depuratore di acque reflue del Comune di Squillace, sito in località Fiasco Baldaya, che attualmente risulta demolito in quanto interessato da lavori di rifacimento.
Secondo quanto reso noto dalla Guardia Costiera, «nonostante l’impianto non fosse funzionante i reflui continuavano ad arrivare all’interno dello stesso per poi essere scaricati in un vicino canale senza subire alcun processo depurativo». Tempestivamente l’intero impianto è stato posto sotto sequestro penale e sono state formulate le ipotesi di reato di mancata osservazione del divieto di scarico e abbandono di rifiuti sul suolo e nelle acque superficiali.
A Squillace esistono quattro depuratori per i quali la Regione Calabria, sotto la presidenza di Mario Oliverio, ha assegnato un finanziamento di 600 mila euro utilizzato per l’adeguamento funzionale degli impianti di depurazione a fanghi attivi siti nelle località Poveromo, Madonna del Ponte e Donnatolla e per la sostituzione del depuratore ormai obsoleto situato, appunto, nella frazione Fiasco Baldaya.
In seguito alla gara d’appalto, bandita dalla precedente amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Pasquale Muccari, i lavori sono stati svolti dalla società Mke, azienda operante nel settore dei servizi ambientali con particolare riferimento al trattamento delle acque, che, però, successivamente è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria. Lo stesso ex sindaco Muccari riferisce che «gli amministratori giudiziari hanno chiesto al Comune di Squillace la risoluzione del contratto. Insieme al vicesindaco avevamo preparato il riscontro, ma non vi è stato il tempo di rispondere perché vi sono state le nuove elezioni comunali».
Appena insediatosi, il nuovo sindaco Enzo Zofrea, come primo atto, ha svolto un sopralluogo sui depuratori squillacesi constatando che nell’impianto di Fiasco Baldaya la ditta appaltatrice aveva cominciato i lavori con la demolizione delle vasche e che poi gli stessi lavori sono stati sospesi. Zofrea su ciò ha redatto una dettagliata relazione.
«Il nostro Comune – afferma – è parte lesa. Ho messo al corrente della vicenda anche la Guardia Costiera. Gli altri tre nostri depuratori sono regolarmente funzionanti. Come prescrizione, intanto, la Guardia Costiera ci ha invitato a intervenire per limitare i danni con l’utilizzo di una pompa. Ora dobbiamo indire una nuova gara per completare i lavori di rifacimento dell’impianto di Fiasco Baldaya e ripartire».
L’impegno della Guardia Costiera, intanto, continuerà ad essere costante e viene rivolto, soprattutto in questo periodo, su tutte le attività che potenzialmente possono recare nocumento all’ambiente marino e costiero.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 21 luglio 2024