«Riteniamo doveroso comunicare alla cittadinanza che abbiamo provveduto, attraverso un legale di fiducia, a ricorrere al Tat della Calabria in ordine alle elezioni comunali tenutesi nei giorni 8 e 9 giugno scorsi, al fine di verificare la legittimità o meno delle operazioni elettorali».
Lo si legge sul profilo social della lista “Progetto Squillace” arrivata seconda dopo la tornata elettorale amministrativa. La candidata a sindaco Anna Maria Mungo, infatti, ha proposto ricorso al Tar dopo che la sua compagine ha ottenuto dieci soli voti in meno della lista vincente “Siamo Squillace” del sindaco Enzo Zofrea.
Si tratta, come specificato da “Progetto Squillace”, di un atto doveroso. «Abbiamo onorato il momento istituzionale dell’insediamento – prosegue la nota – perché è giusto che le istituzioni vengano prima di ogni dialettica politica, ma era altrettanto giusto rappresentare al massimo il diritto-dovere della nostra lista sconfitta per pochissimi voti e incrociare la volontà di tanti cittadini che ci hanno chiesto questo passaggio giudiziario affinché non residui ombra alcuna sul pieno rispetto delle regole durante la fase delle operazioni elettorali».
Per Anna Maria Mungo e la lista “Progetto Squillace”, si tratta, dunque, di «una verifica doverosa che serenamente avremmo accettato a ruoli invertiti, visto l’esiguo scarto di voti che ha segnato le elezioni comunali di giugno scorso». Infine, all’esito di questa fase giudiziaria, se tutto dovesse risultare legittimo, “Progetto Squillace” non esiterà un solo attimo «ad accettare senza riserve il responso e continuare, nel pieno rispetto dei ruoli, attraverso i nostri consiglieri eletti, a fare una opposizione costruttiva, seria e attenta su ogni singola azione amministrativa della maggioranza, come vuole una sana democrazia».
Carmela Commodaro