È in corso a Squillace la procedura per l’affidamento della concessione amministrativa di uso del castello normanno. Nel frattempo, il Comune, tramite il servizio affari generali, ha proceduto alla proroga del contratto vigente con la società “I Giardini di Hera” che gestisce da qualche anno l’importante monumento, meta di centinaia di turisti e visitatori e luogo in cui si svolgono diverse e interessanti attività culturali.
Il nuovo bando e gli allegati di gara sono stati predisposti recentemente dall’ufficio tecnico su direttive della precedente amministrazione comunale. Si intendono così realizzare gli obiettivi della piena valorizzazione del castello e dell’incremento delle presenze turistiche non solo in estate.
La concessione prevede la garanzia di diversi servizi. Si va dall’attività di valorizzazione e promozione all’accoglienza dei visitatori, al servizio di biglietteria, alla gestione del punto vendita. Inoltre, c’è l’organizzazione di attività culturali, turistiche, ricreative e promozionali, che devono prevedere percorsi integrati con i beni culturali, artigianali e gastronomici del territorio e tali da avviare la costituzione di una rete turistica integrata volta ad incrementare l’attrattività turistica ed innescare processi di sviluppo economico locale.
Poi ancora, informazione turistica, reception, prima informazione; allestimento e gestione di un punto di ristoro; assistenza alle iniziative diurne o serali svolte negli spazi assegnati in uso o in altri spazi all’interno del castello; sorveglianza negli spazi espositivi durante l’apertura al pubblico; attività di controllo e sorveglianza della struttura; apertura, chiusura, riordino e pulizia dei locali e degli spazi, interni ed esterni; manutenzione ordinaria della struttura e degli impianti, cura delle aree verdi all’interno del castello; visite guidate; fino alla raccolta ed elaborazione di dati relativi ai flussi di utenza.
Il castello, detto “dei Borgia”, è il principale monumento di Squillace. Era un’opera militare di difesa e nello stesso tempo di residenza dei signori del tempo. Oltre alla sala degli stemmi e al piccolo museo interno, la maggiore attrazione del castello consiste nella sala dei guerrieri, dove sono esposti gli scheletri dei due guerrieri del 1200 rinvenuti nel corso della campagna di scavi archeologici del 1994.
Ma anche le scoperte della successiva campagna di scavi hanno dato importanti risultati sulla ricerca sui luoghi di Cassiodoro e sulla Squillace bizantina e altomedievale. Si tratta del ritrovamento di una necropoli risalente al VI-VII secolo, al di sotto della fase normanna del castello.
Interessante il rinvenimento di una brocchetta, che permette di datare la necropoli al delicato periodo di transizione tra la tarda antichità e l’Altomedioevo, che costituisce la certezza archeologica della presenza di un insediamento bizantino sulla sommità del colle di Squillace, evento di grande importanza che fornisce un fondamentale tassello nella ricostruzione della storia di uno dei territori più importanti della nostra regione.
Il nuovo bando e gli allegati di gara sono stati predisposti recentemente dall’ufficio tecnico su direttive della precedente amministrazione comunale. Si intendono così realizzare gli obiettivi della piena valorizzazione del castello e dell’incremento delle presenze turistiche non solo in estate.
La concessione prevede la garanzia di diversi servizi. Si va dall’attività di valorizzazione e promozione all’accoglienza dei visitatori, al servizio di biglietteria, alla gestione del punto vendita. Inoltre, c’è l’organizzazione di attività culturali, turistiche, ricreative e promozionali, che devono prevedere percorsi integrati con i beni culturali, artigianali e gastronomici del territorio e tali da avviare la costituzione di una rete turistica integrata volta ad incrementare l’attrattività turistica ed innescare processi di sviluppo economico locale.
Poi ancora, informazione turistica, reception, prima informazione; allestimento e gestione di un punto di ristoro; assistenza alle iniziative diurne o serali svolte negli spazi assegnati in uso o in altri spazi all’interno del castello; sorveglianza negli spazi espositivi durante l’apertura al pubblico; attività di controllo e sorveglianza della struttura; apertura, chiusura, riordino e pulizia dei locali e degli spazi, interni ed esterni; manutenzione ordinaria della struttura e degli impianti, cura delle aree verdi all’interno del castello; visite guidate; fino alla raccolta ed elaborazione di dati relativi ai flussi di utenza.
Il castello, detto “dei Borgia”, è il principale monumento di Squillace. Era un’opera militare di difesa e nello stesso tempo di residenza dei signori del tempo. Oltre alla sala degli stemmi e al piccolo museo interno, la maggiore attrazione del castello consiste nella sala dei guerrieri, dove sono esposti gli scheletri dei due guerrieri del 1200 rinvenuti nel corso della campagna di scavi archeologici del 1994.
Ma anche le scoperte della successiva campagna di scavi hanno dato importanti risultati sulla ricerca sui luoghi di Cassiodoro e sulla Squillace bizantina e altomedievale. Si tratta del ritrovamento di una necropoli risalente al VI-VII secolo, al di sotto della fase normanna del castello.
Interessante il rinvenimento di una brocchetta, che permette di datare la necropoli al delicato periodo di transizione tra la tarda antichità e l’Altomedioevo, che costituisce la certezza archeologica della presenza di un insediamento bizantino sulla sommità del colle di Squillace, evento di grande importanza che fornisce un fondamentale tassello nella ricostruzione della storia di uno dei territori più importanti della nostra regione.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 20 giugno 2024