Il segretario generale del Piac (Pontificio istituto archeologia cristiana) monsignor Carlo Dell’Osso rappresentante è tornato in Calabria per illustrare lo stato di avanzamento del progetto “Vivarium Project” che prevede la valorizzazione dei luoghi cassiodorei.
Il 24 giugno partirà la seconda campagna archeologica che si concluderà il 19 luglio. Lo scorso anno, nella prima fase, si è proceduto alla mappatura del territorio dell’area compresa tra Squillace e Stalettì, dov’è fiorita l’attività culturale dell’illustre letterato Cassiodoro, con l’obiettivo di portare alla luce il Vivarium.
Quest’anno, invece, saranno avviate le operazioni di scavo alla ricerca del monastero e di altri reperti di sicuro interesse archeologico. Nei giorni scorsi, intanto, si è svolto un incontro nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, presente monsignor Dell’Osso, nel corso del quale il presidente dell’ente camerale Pietro Falbo ha lanciato l’appello alle istituzioni «per fare massa critica e consentire al progetto del Piac di diventare modello vincente di sviluppo.
Un appello particolare lo rivolgiamo alla Regione Calabria per unirsi a questa partnership che mira a creare un forte attrattore culturale identitario sul nostro territorio». Dell’Osso ha spiegato che il Vivarium «divenne centro culturale ma anche centro di spiritualità e di ricerca per la cultura del tempo. Una cultura non solo teologica, ma anche laica, benché mai avulsa da una certa spiritualità. L’idea è quella di riscoprire Cassiodoro e la sua opera e rimettere al centro dell’attenzione internazionale l’area di Squillace». Durante il confronto è stata prospettata la possibilità di positive ricadute in termini turistici ed economici, in conseguenza delle scoperte archeologiche rinvenute all’interno dell’area. Realizzare un parco che potrebbe diventare un attrattore identitario e luogo di culto, generando un indotto di servizi e attività commerciali. «In tal senso – ha aggiunto Dell’Osso – stiamo cercando delle collaborazioni con gli imprenditori e gli istituti bancari che possano contribuire alla realizzazione del progetto». Il direttore scientifico del progetto Domenico Benoci ha illustrato lo stato di avanzamento delle attività; mentre il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha definito il progetto del Piac «una iniziativa di grande suggestione e di rilevanza strategica sotto il profilo turistico.
Un progetto che andrà approfondito e sostenuto poiché rientra nell’ambito di quei marcatori identitari che possono fare la differenza per la nostra regione».
In rappresentanza del direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia è intervenuta Tiziana Mariabuono, capo divisione della segreteria, che ha affermato che «il progetto rappresenta una grande opportunità per la nostra regione sotto il profilo delle positive ricadute in termini economici e sociali.
Speriamo di poter aderire fattivamente secondo i criteri stabiliti dal nostro istituto».
Il 24 giugno partirà la seconda campagna archeologica che si concluderà il 19 luglio. Lo scorso anno, nella prima fase, si è proceduto alla mappatura del territorio dell’area compresa tra Squillace e Stalettì, dov’è fiorita l’attività culturale dell’illustre letterato Cassiodoro, con l’obiettivo di portare alla luce il Vivarium.
Quest’anno, invece, saranno avviate le operazioni di scavo alla ricerca del monastero e di altri reperti di sicuro interesse archeologico. Nei giorni scorsi, intanto, si è svolto un incontro nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, presente monsignor Dell’Osso, nel corso del quale il presidente dell’ente camerale Pietro Falbo ha lanciato l’appello alle istituzioni «per fare massa critica e consentire al progetto del Piac di diventare modello vincente di sviluppo.
Un appello particolare lo rivolgiamo alla Regione Calabria per unirsi a questa partnership che mira a creare un forte attrattore culturale identitario sul nostro territorio». Dell’Osso ha spiegato che il Vivarium «divenne centro culturale ma anche centro di spiritualità e di ricerca per la cultura del tempo. Una cultura non solo teologica, ma anche laica, benché mai avulsa da una certa spiritualità. L’idea è quella di riscoprire Cassiodoro e la sua opera e rimettere al centro dell’attenzione internazionale l’area di Squillace». Durante il confronto è stata prospettata la possibilità di positive ricadute in termini turistici ed economici, in conseguenza delle scoperte archeologiche rinvenute all’interno dell’area. Realizzare un parco che potrebbe diventare un attrattore identitario e luogo di culto, generando un indotto di servizi e attività commerciali. «In tal senso – ha aggiunto Dell’Osso – stiamo cercando delle collaborazioni con gli imprenditori e gli istituti bancari che possano contribuire alla realizzazione del progetto». Il direttore scientifico del progetto Domenico Benoci ha illustrato lo stato di avanzamento delle attività; mentre il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha definito il progetto del Piac «una iniziativa di grande suggestione e di rilevanza strategica sotto il profilo turistico.
Un progetto che andrà approfondito e sostenuto poiché rientra nell’ambito di quei marcatori identitari che possono fare la differenza per la nostra regione».
In rappresentanza del direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia è intervenuta Tiziana
Speriamo di poter aderire fattivamente secondo i criteri stabiliti dal nostro istituto».
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 14 maggio 2024