Girifalco: Workshop sulle imprese femminili con il progetto Intrecci di Vita 2.0

Donne, impresa, moda, tradizioni, sviluppo locale, sostenibilità, inclusione sociale. Sono stati tanti i temi trattati in occasione del workshop tenutosi nella sala consiliare del municipio, a Girifalco, partner del progetto Intrecci di Vita 2.0. L’iniziativa si inserisce all’interno di un ampio programma di azioni del progetto, realizzato con il sostegno di Fondazione con il Sud ed Enel cuore Onlus e portato avanti da Associazione Spazio Aperto in partenariato con Arsac Calabria, i Comuni di Girifalco e Squillace, Fondazione Città Solidale Onlus, AMA Calabria, Cooperativa Tra Cielo e Terra, Vitambiente e il laboratorio tessile Universochiara.


Dopo i saluti istituzionali delle rappresentanti comunali Elisa Sestito, assessore alle pari opportunità del Comune di Girifalco, e Mariella Trombetta, assessore all’istruzione del Comune di Squillace, ha introdotto i lavori Manuela Marchio in rappresentanza di Associazione Spazio Aperto e del partner Fondazione Città Solidale, la quale ha illustrato il percorso di formazione ed empowerment per le donne del territorio tracciato dal progetto nel suo primo anno di vita.
Le rappresentanti delle principali associazioni di categoria del territorio, invece, hanno parlato delle opportunità e degli strumenti in campo per avviare un’impresa tessile. Antonella Mancuso, presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio Catanzaro-Crotone- Vibo, si è soffermata su alcune delle misure di sostegno all’imprenditoria femminile come il fondo impresa donna, che sostiene la nascita di imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati; oppure il microcredito di libertà, che finanzia a tasso zero la creazione di imprese da parte di donne che hanno subito violenza. Ma anche attività di mentoring, orientamento e formazione sull’autoimprenditorialità rivolte a giovani studenti.
«La formazione è il punto di partenza, e fare rete è la chiave per affermarsi in questo settore», ha affermato Simona Drosi, presidente di Federmoda e Gruppo terziario donna di Confcommercio Catanzaro, la quale ha poi rimarcato l’importanza di ripartire dalla tradizione per rilanciare il settore moda in Calabria. Di tradizione culturale ha parlato Giuliana Furrer, presidente di Confartigianato Donna Calabria, che ha sottolineato le potenzialità del tessile nel restituire identità ai territori in un periodo in cui nel mondo della moda si assiste a una riscoperta degli antichi mestieri.
Pietro Marino, nella doppia veste di presidente dell’associazione Vitambiente e di presidente di Confprofessioni Calabria, ha affrontato il tema del tessile sotto l’aspetto della sostenibilità. Il progetto Intrecci di Vita 2.0 sposa l’essenza circolare dell’attività tessile promuovendo il riuso creativo degli scarti e il recupero e la trasformazione di abbigliamento usato. In generale, una produzione tessile che tenga conto del ciclo di vita di ogni prodotto, riducendo il più possibile l’impatto ambientale.
Tra i relatori anche Chiara Pirroncello, imprenditrice tessile, con la storia del suo percorso di formazione e crescente passione che l’ha portata a creare il suo affermato laboratorio Universochiara, per non disperdere il patrimonio di saperi e competenze tramandato dalla sua famiglia.
Tra i partecipanti al workshop, anche le tessitrici protagoniste del progetto Intrecci di vita 2.0, le quali, conclusa la prima fase del corso formativo sulla tessitura, si preparano ad avviare i tirocini formativi nei laboratori tessili e sartoriali della zona. Una testimonianza di successo nel settore tessile è venuta anche da Rocco Vitaliano, giovane maestro d’arte girifalcese, che si è affermato nel panorama dell’artigianato tessile grazie alla sua passione e voglia di apprendere le tecniche e i segreti della tessitura tradizionale. Chiudendo i lavori, la coordinatrice del progetto per Associazione Spazio Aperto, Silvia Muraca ha reso noto che «il nostro obiettivo è dare continuità al progetto Intrecci di Vita 2.0, replicandolo in altri luoghi della regione, perché si tratta di una buona pratica che può contribuire in modo concreto all’occupazione femminile, alla valorizzazione del territorio, alla sostenibilità ambientale.
Ma solo operando in rete in maniera strutturata possiamo raggiungerlo». Una rete sempre più estesa grazie al supporto della Camera di Commercio, che ha invitato il partenariato a presentare il progetto Intrecci di Vita 2.0 anche nella sua sede, ampliando la platea di relatori e interlocutori, per promuovere sinergie e nuove opportunità di crescita e occupazione femminile nel settore tessile.

Carmela Commodaro
20 aprile https://www.soveratounotv.net

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