È stato celebrato a Squillace il 40° anniversario di ordinazione presbiterale di mons. Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro-Squillace. Il presule è stato ordinato sacerdote il 19 aprile 1984 dall’arcivescovo di Firenze Silvano Piovanelli, poi divenuto cardinale.
Sono stati in tanti a partecipare alla festa dei 40 anni: centinaia di fedeli, sacerdoti, religiosi, religiose, diaconi, persone di vita consacrata, rappresentanti di associazioni, confraternite, gruppi e movimenti ecclesiali, oltre ai sindaci delle città di Catanzaro e Squillace, Nicola Fiorita e Pasquale Muccari, con la gradita sorpresa della presenza di amici e parenti dell’arcivescovo giunti dalla Toscana.
Alla cerimonia c’erano anche don Luca Franceschini, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, e don Marco Pagniello, direttore della Caritas italiana.
L’omelia è stata tenuta da mons. Franco Isabello, delegato arcidiocesano per il Clero, il quale, a nome di tutti i confratelli sacerdoti, ha messo in evidenza il significato della vocazione sacerdotale, rinnovando l’impegno ad operare insieme al vescovo a beneficio della comunità.
Mons. Maniago poi, parlando dei suoi 40 anni di vita presbiterale, ha evidenziato quattro punti: la gioia di essere prete, la parola di Dio che guida la vita degli uomini, il cantare l’amore del Signore che diventa attenzione per gli altri, e la Madonna, madre e maestra.
A nome dei sacerdoti, dei diaconi, dei consacrati e dei seminaristi ha rivolto un saluto il vicario generale arcidiocesano don Salvino Cognetti che ha consegnato due doni all’arcivescovo: un nuovo bastone pastorale e una somma di denaro perché compia un’opera di solidarietà sociale.
Un’offerta per opere di carità è stata donata anche dalla delegata Iolanda Tassone in rappresentanza di tutti i laici impegnati nei vari organismi diocesani. Al termine, nei locali dell’ex seminario vescovile si è svolto un momento di convivialità nel corso del quale mons. Maniago ha tagliato la torta del quarantennale.
Sono stati in tanti a partecipare alla festa dei 40 anni: centinaia di fedeli, sacerdoti, religiosi, religiose, diaconi, persone di vita consacrata, rappresentanti di associazioni, confraternite, gruppi e movimenti ecclesiali, oltre ai sindaci delle città di Catanzaro e Squillace, Nicola Fiorita e Pasquale Muccari, con la gradita sorpresa della presenza di amici e parenti dell’arcivescovo giunti dalla Toscana.
Alla cerimonia c’erano anche don Luca Franceschini, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, e don Marco Pagniello, direttore della Caritas italiana.
L’omelia è stata tenuta da mons. Franco Isabello, delegato arcidiocesano per il Clero, il quale, a nome di tutti i confratelli sacerdoti, ha messo in evidenza il significato della vocazione sacerdotale, rinnovando l’impegno ad operare insieme al vescovo a beneficio della comunità.
Mons. Maniago poi, parlando dei suoi 40 anni di vita presbiterale, ha evidenziato quattro punti: la gioia di essere prete, la parola di Dio che guida la vita degli uomini, il cantare l’amore del Signore che diventa attenzione per gli altri, e la Madonna, madre e maestra.
A nome dei sacerdoti, dei diaconi, dei consacrati e dei seminaristi ha rivolto un saluto il vicario generale arcidiocesano don Salvino Cognetti che ha consegnato due doni all’arcivescovo: un nuovo bastone pastorale e una somma di denaro perché compia un’opera di solidarietà sociale.
Un’offerta per opere di carità è stata donata anche dalla delegata Iolanda Tassone in rappresentanza di tutti i laici impegnati nei vari organismi diocesani. Al termine, nei locali dell’ex seminario vescovile si è svolto un momento di convivialità nel corso del quale mons. Maniago ha tagliato la torta del quarantennale.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 21 aprile 2024