Per diverse famiglie squillacesi si apre la possibilità di coronare il sogno di ottenere un alloggio popolare in locazione. Il responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Squillace architetto Antonio Macaluso ha proceduto alla pubblicazione della graduatoria definitiva per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Sono tredici le domande presentate ai fini dell’assegnazione dell’alloggio, di cui sette sono state ammesse e sei escluse.
Si tratta di nuclei familiari con seri problemi legati, in alcuni casi, allo sfratto, alla coabitazione con altri, alla presenza di anziani o di disabili, ma anche di famiglie numerose, giovani coppie in difficoltà, immigrati in regola o nuclei che occupano locali impropriamente adibiti ad alloggi.
Si conclude così il lungo iter avviato a dicembre 2018 quando il Comune di Squillace era guidato dal commissario prefettizio Giuseppe Belpanno, che emanò il bando di concorso per la formazione della graduatoria generale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta dell’assegnazione in locazione semplice di case popolari di nuova costruzione o che si sono rese disponibili nel territorio di Squillace.
Per le famiglie assegnatarie non resta che attendere ancora circa un mese, il tempo utile per la pubblicazione del provvedimento di assegnazione degli alloggi sull’albo pretorio del Comune.
Dopo un’attesa di oltre cinque anni, dunque, sette nuclei familiari squillacesi potranno avere un alloggio. Intanto, in vista della discussione del bilancio di previsione del 2024 e del triennio 2024-2026, la Giunta comunale, presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, nelle scorse settimane ha provveduto ad approvare l’elenco dei beni immobili non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali suscettibili di valorizzazione o di alienazione. Per quanto riguarda gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, quattro fabbricati sono siti a Squillace Lido e la loro alienazione può fruttare oltre 41mila euro. Stesso tipo di fabbricati sono ubicati in viale Fuori Le Porte a Squillace centro: sono trentadue e il Comune con la loro alienazione realizzerebbe un introito di circa 388 mila euro.
Si tratta, in particolare, di abitazioni i cui prezzi variano da 8 mila a circa 20 mila euro, a seconda della metratura, con gli inquilini attuali che avranno il diritto di prelazione. Altri fabbricati che risultano non ancora accatastati hanno un valore di circa 109 mila e sono siti tra viale Fuori Le Porte e piazza Castello, sempre nel centro storico: sono in gran parte fabbricati assegnati ad agricoltori e ad ex terremotati, oltre ad alcuni box siti in via Alessi.
Il piano di alienazione, che consente, quindi, di recuperare oltre 530 mila euro, rappresenterebbe, se realizzato, una vera e propria boccata d’ossigeno per le casse comunali in un periodo di ristrettezze.
Sono diversi gli inquilini che da decenni pagano regolarmente il canone di locazione e che avrebbero fatto domanda per poter entrare definitivamente in possesso delle case in cui abitano.
Si tratta di nuclei familiari con seri problemi legati, in alcuni casi, allo sfratto, alla coabitazione con altri, alla presenza di anziani o di disabili, ma anche di famiglie numerose, giovani coppie in difficoltà, immigrati in regola o nuclei che occupano locali impropriamente adibiti ad alloggi.
Si conclude così il lungo iter avviato a dicembre 2018 quando il Comune di Squillace era guidato dal commissario prefettizio Giuseppe Belpanno, che emanò il bando di concorso per la formazione della graduatoria generale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta dell’assegnazione in locazione semplice di case popolari di nuova costruzione o che si sono rese disponibili nel territorio di Squillace.
Per le famiglie assegnatarie non resta che attendere ancora circa un mese, il tempo utile per la pubblicazione del provvedimento di assegnazione degli alloggi sull’albo pretorio del Comune.
Dopo un’attesa di oltre cinque anni, dunque, sette nuclei familiari squillacesi potranno avere un alloggio. Intanto, in vista della discussione del bilancio di previsione del 2024 e del triennio 2024-2026, la Giunta comunale, presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, nelle scorse settimane ha provveduto ad approvare l’elenco dei beni immobili non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali suscettibili di valorizzazione o di alienazione. Per quanto riguarda gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, quattro fabbricati sono siti a Squillace Lido e la loro alienazione può fruttare oltre 41mila euro. Stesso tipo di fabbricati sono ubicati in viale Fuori Le Porte a Squillace centro: sono trentadue e il Comune con la loro alienazione realizzerebbe un introito di circa 388 mila euro.
Si tratta, in particolare, di abitazioni i cui prezzi variano da 8 mila a circa 20 mila euro, a seconda della metratura, con gli inquilini attuali che avranno il diritto di prelazione. Altri fabbricati che risultano non ancora accatastati hanno un valore di circa 109 mila e sono siti tra viale Fuori Le Porte e piazza Castello, sempre nel centro storico: sono in gran parte fabbricati assegnati ad agricoltori e ad ex terremotati, oltre ad alcuni box siti in via Alessi.
Il piano di alienazione, che consente, quindi, di recuperare oltre 530 mila euro, rappresenterebbe, se realizzato, una vera e propria boccata d’ossigeno per le casse comunali in un periodo di ristrettezze.
Sono diversi gli inquilini che da decenni pagano regolarmente il canone di locazione e che avrebbero fatto domanda per poter entrare definitivamente in possesso delle case in cui abitano.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 12 aprile 2024