Anche gli imprenditori del settore balneare hanno partecipato alla manifestazione degli agricoltori di questi giorni per protestare contro le politiche europee.
Lo rende noto il portavoce regionale del comitato “Popolo produttivo” Franco Paonessa, che è titolare di uno stabilimento balneare a Squillace Lido. Il suo comitato in questo periodo è attivo su più fronti con diverse iniziative. La preoccupazione è legata agli effetti che potranno venire dall’applicazione della direttiva Bolkestein.
La direttiva dell’Unione Europea riguarda i servizi nel mercato comune e fra l’altro prevede che le concessioni demaniali debbano andare all’asta in caso di scarsità di risorse naturali. E qui sta proprio il punto: Paonessa sostiene che non c’è scarsità di risorse.
«Il 16 gennaio scorso – sottolinea l’imprenditore squillacese – siamo stati a Roma per manifestare davanti al Parlamento e per dire che le concessioni esistenti non possono essere mandati a bando poiché non vi è scarsità di risorse. In seguito abbiamo partecipato anche noi alla manifestazione con gli agricoltori.
Faremo sicuramente altre iniziative e, se necessario, manifesteremo a Bruxelles per difendere sostanzialmente il nostro lavoro, i nostri confini, i nostri porti, la nostra terra, i nostri agricoltori e tutti quelli che hanno un lavoro che sono sul territorio da una vita. Non si può spazzare via tutto quello che si è costruito finora».
Per quel che riguarda il settore dei balneari, Paonessa puntualizza che le concessioni demaniali esistenti, proprio per la non scarsità della risorsa naturale, nulla c’entrano con la direttiva Bolkestein, perché meno del 10 per cento delle aree demaniali, considerando laghi e fiumi, è in concessione, per cui i concessionari esistenti non intendono permettere nessuna trattativa. Non possiamo permettere che i grandi gruppi di potere si approprino delle nostre coste, dei nostri confini nazionali».
Lo stesso Paonessa poi fa sapere che con ordinanza del 17 gennaio scorso il Consiglio di Stato ha tutelato gli investimenti degli imprenditori balneari, in quanto l’articolo 49 del Codice della navigazione può impedire la messa a gara delle concessioni demaniali marittime. Il Consiglio di Stato con l’ordinanza, ha sospeso un bando di gara per la riassegnazione di una concessione demaniale marittima in Lazio, in quanto prevedeva la devoluzione delle opere in danno del concessionario uscente.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 28 gen 2024