Una prima mappatura del territorio è stata già realizzata nel corso del lavoro svolto la scorsa estate. Nella prossima stagione estiva ci sarà l’avvio degli scavi archeologici. Il progetto, che prevede di realizzare un grande parco archeologico nell’area tra Squillace e Stalettì per ripercorrere la vita e le opere di Cassiodoro, viene portato avanti dal Pontificio istituto di archeologia cristiana (Piac).
Il segretario generale del Piac monsignor Carlo Dell’Osso, insieme ai referenti del progetto, professor Gabriele Castiglia e dottor Domenico Benoci, sono tornati in Calabria per coinvolgere in qualità di partner istituzionale la Regione Calabria nel progetto che potrebbe produrre importanti ricadute sul territorio in termini di indotto turistico ed economico.
Gli incontri, sollecitati dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo, si sono svolti alla Cittadella regionale alla presenza dell’assessore alle Attività produttive Rosario Varì e del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
Dell’Osso ha illustrato il progetto, sostenuto dal Pontificio istituto, che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni da parte della Sovrintendenza ai beni culturali. La prossima estate si prevede l’avvio degli scavi archeologici nell’area tra Squillace e Stalettì alla ricerca del monastero dove è fiorita l’attività cassiodorea e che, secondo alcune tesi, potrebbe trovarsi nelle immediate vicinanze dell’alveo del torrente Alessi.
L’obiettivo è riportare alla luce i resti del Vivarium in vista del processo di beatificazione, in corso, di Cassiodoro. «Sono particolarmente felice – ha dichiarato Falbo – di partecipare a questo incontro. La Camera di Commercio vuole rappresentare quel punto di raccordo tra le istituzioni capace di favorire il giusto supporto a progetti meritori. Ritengo che questo lo sia non solo per l’arricchimento culturale che potrebbe derivarne per i nostri territori ma soprattutto per l’attrattività che questi luoghi potrebbero esercitare in una ottica turistica, culturale e religiosa.
La Santa Sede ha deciso di avviare due campagne di scavo: una nei luoghi cassiodorei e l’altra a Betlemme. Ciò indica il rilievo attribuito al progetto che rappresenta anche segno tangibile di attenzione nei confronti della Calabria». «Questa iniziativa – ha affermato mons. Dell’Osso – prende il via grazie all’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace che ha avviato il processo per la causa di beatificazione di Cassiodoro.
Ma già nell’ambito di quella iniziativa si era ben compreso che la valorizzazione del personaggio di Cassiodoro non poteva essere slegata dai luoghi dove lui aveva vissuto e operato. Si è così deciso di avviare una campagna di scavi archeologici alla ricerca dei resti del monastero da lui fondato.
Il nostro obiettivo è muoverci nel solco di queste fonti religiose per realizzare un parco archeologico e culturale nell’area di Squillace e Stalettì producendo un positivo impatto per le aree che saranno interessate dalla campagna di ricerca e scavi».
Il segretario generale del Piac monsignor Carlo Dell’Osso, insieme ai referenti del progetto, professor Gabriele Castiglia e dottor Domenico Benoci, sono tornati in Calabria per coinvolgere in qualità di partner istituzionale la Regione Calabria nel progetto che potrebbe produrre importanti ricadute sul territorio in termini di indotto turistico ed economico.
Gli incontri, sollecitati dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo, si sono svolti alla Cittadella regionale alla presenza dell’assessore alle Attività produttive Rosario Varì e del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
Dell’Osso ha illustrato il progetto, sostenuto dal Pontificio istituto, che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni da parte della Sovrintendenza ai beni culturali. La prossima estate si prevede l’avvio degli scavi archeologici nell’area tra Squillace e Stalettì alla ricerca del monastero dove è fiorita l’attività cassiodorea e che, secondo alcune tesi, potrebbe trovarsi nelle immediate vicinanze dell’alveo del torrente Alessi.
L’obiettivo è riportare alla luce i resti del Vivarium in vista del processo di beatificazione, in corso, di Cassiodoro. «Sono particolarmente felice – ha dichiarato Falbo – di partecipare a questo incontro. La Camera di Commercio vuole rappresentare quel punto di raccordo tra le istituzioni capace di favorire il giusto supporto a progetti meritori. Ritengo che questo lo sia non solo per l’arricchimento culturale che potrebbe derivarne per i nostri territori ma soprattutto per l’attrattività che questi luoghi potrebbero esercitare in una ottica turistica, culturale e religiosa.
La Santa Sede ha deciso di avviare due campagne di scavo: una nei luoghi cassiodorei e l’altra a Betlemme. Ciò indica il rilievo attribuito al progetto che rappresenta anche segno tangibile di attenzione nei confronti della Calabria». «Questa iniziativa – ha affermato mons. Dell’Osso – prende il via grazie all’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace che ha avviato il processo per la causa di beatificazione di Cassiodoro.
Ma già nell’ambito di quella iniziativa si era ben compreso che la valorizzazione del personaggio di Cassiodoro non poteva essere slegata dai luoghi dove lui aveva vissuto e operato. Si è così deciso di avviare una campagna di scavi archeologici alla ricerca dei resti del monastero da lui fondato.
Il nostro obiettivo è muoverci nel solco di queste fonti religiose per realizzare un parco archeologico e culturale nell’area di Squillace e Stalettì producendo un positivo impatto per le aree che saranno interessate dalla campagna di ricerca e scavi».
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 27 ott 2023